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Saracchi (Adm): 'Il gioco ha resistito perché è un settore d'eccellenza'

14 luglio 2022 - 10:33

Il direttore del settore giochi di Adm sottolinea anche che la regolamentazione del settore del gioco deve essere preventiva e non repressiva. 

Scritto da Ca

Roma - "Stiamo vedendo l’alba anche se serve fare ancora molto. Il gioco non sarà più solo in presenza, ma online, e mi riferisco agli esports che si giocano dal vivo ma connessi da remoto". È quanto sostiene Stefano Saracchi, direttore giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, alla presentazione dello Studio sul settore dei giochi in Italia 2021 realizzato in collaborazione con il Centro Studi As.Tro , oggi, 14 luglio, a Roma.

"Il settore è sopravvissuto ad un anno di chiusura perché è un settore di eccellenza e perché è un comparto che si è articolato in maniera ottimale. Abbiamo raggiunto quello che gli economisti definiscono 'l’ottimo parietano', meglio non può performare, ed è la verità non è piaggeria".

"Concordo su un’analisi complessiva del settore. In Adm abbiamo creato un ufficio di studio dati e ricerca, e questo report per noi è cruciale".

"Scendiamo a 88 miliardi di raccolto totale nel 2020 ma saliamo a 111 miliardi nel 2021 e le previsioni per il 2022 siamo a 150 miliardi. Ma gli italiani non giocano di più ma perché abbiamo fatto un contrasto efficace al gioco illegale. L’approccio deve contenere il gioco online da fisico".

"La normativa si distingue in leggi e regolamenti, e Adm può anche fare questi ultimi perché dobbiamo dare certezza alle aziende sulla loro operatività".

"Sul gioco online crediamo che debba esserci l’aumento delle licenze e non la restrizione perché la regolamentazione deve essere preventiva e non repressiva. Siamo controllori e ufficiali giudiziari ma è fondamentale che il gioco illegale smetta di essere tale. L’idea di licenziare una app sul gioco creata da Adm dá contezza al player di essere informato e di informarci su eventuali distorsioni del mercato".

"Sulle misure di contrasto alla ludopatie bisogna cambiare passo e non produrre illegalità e ulteriori effetti espulsivi. All’Agenzia interessa dire la verità e la chiusura del gioco porta all’esplosione dell’ illegalità e questo è dimostrato nei numero. Se la raccolta cresce del 25% in più dalla pre pandemia un motivo ci sarà".

Interpellato a margine sul tema delle domiciliazioni dei conti gioco Saracchi aggiunge che "banche e operatori contribuiscono alla tutela del giocatore con la trasparenza su dove sono tutelati i fondi che i giocatori depositano per il gioco.

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