Dl Covid, Senato: improponibile emendamento Pittella sul Preu
Bocciato l'emendamento al Dl Covid proposto da Pittella (Pd) su dilazionamento e rateizzazione del Preu, lo stesso testo era stato cassato anche in commissione.
Nel corso dell'iter per l'esame del disegno di legge Conversione in legge del decreto-legge 14 gennaio 2021, n.2, ossia il Dl Covid poi approvato ieri, 3 marzo, anche nel corso della seduta a Palazzo Madama, è stato dichiarato "improponibile" l'emendamento proposto dal senatore Gianni Pittella che chiedeva l'inserimento dopo l'articolo 5, di un "Art. 5-bis." sul dilazionamento e rateizzazione del prelievo erariale unico, "anche mediante acconti o versamenti rateali, e del canone di concessione intercorrenti nei periodi di sospensione della raccolta". Lo stesso testo, sempre proposto da Pittella, era già stato dichiarato inammissibile dalla commissione Affari costituzionali del Senato nel corso dell'esamine del Ddl cosiddetto Dl Natale.
Di seguito il testo integrale dell'emendamento proposto: "In condizioni di prolungata sospensione della raccolta di gioco con apparecchi da intrattenimento di cui all'articolo 110, comma 6, del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, tutti i termini del versamento del prelievo erariale unico, anche mediante acconti o versamenti rateali, e del canone di concessione intercorrenti nei periodi di sospensione della raccolta sono prorogati fino ai medesimi termini intercorrenti del primo periodo contabile successivo alle disposizioni che consentano la ripresa della raccolta. I versamenti come dovuti in applicazione della presente disposizione sono consentiti anche mediante rateazioni mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno, le quali devono in ogni caso ripartire le somme dovute al fine di consentirne il versamento entro il 16 dicembre dell'esercizio al quale si riferiscono. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli definisce il numero delle rate in ciascun caso di applicazione della presente disposizione".