Ventimiglia limita gioco, M5S Sanremo: 'Comune prenda esempio'
05 novembre 2018 - 10:56
Il Comune di Ventimiglia (Im) vara limiti orari al gioco, il M5S di Sanremo chiede alla propria amministrazione di fare lo stesso.
Scritto da Redazione
Mentre la Regione Liguria latita sull'approvazione della nuova legge sul gioco, dopo la proroga dell'attuazione di quella del 2012 decisa oltre un anno fa, a livello comunale continua il proliferare di ordinanze orarie sul tema.
L'ultima della serie è Ventimiglia, provincia di Imperia, dove il sindaco Enrico Ioculano ha deciso di limitare gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco dalle 19 alle ore 7, festivi compresi.
Una decisione che ha acceso le rivendicazioni dei consiglieri del Movimento cinque stelle del vicino comune di Sanremo.
“A Sanremo non c’è stata la volontà politica di attuare la mozione che avevamo presentato e che chiedeva la riduzione di 3 ore degli orari di apertura delle sale e di funzionamento degli apparecchi da gioco in tutti gli esercizi del territorio per tutelare le fasce più fragili della cittadinanza (giovani, casalinghe ed anziani). Un orario che prestava particolare attenzione agli orari di entrata ed uscita dalle scuole e alle fasce orarie di tempo libero”, si legge in un comunicato diramato dai pentastellati.
“La mozione è approdata per la prima volta in consiglio comunale a gennaio dove c’era stata unità di intenti tra le forze politiche con la richiesta di una sospensione per ottenere ulteriori pareri di legittimità e la relazione dell’Asl. Tutti i documenti richiesti erano stati prontamente presentati negli ulteriori 2 passaggi in commissione consiliare. In quella sede ci sono state le proteste dei tabaccai. La mozione è ritornata in consiglio comunale per la votazione finale, dove è stata bocciata. Quindi il problema non era certo la legittimità conclamata di quella mozione ma la volontà di lasciare tutto invariato. Ricordiamo che a Sanremo, solo nel 2016 il totale giocato è stato di 36 milioni 480 mila euro e il direttore del Sert in un’intervista ha affermato che la ludopatia è in crescita nel ponente. L’abbiamo ribadito più volte che il sindaco può emettere, nella propria autonomia amministrativa, l’ordinanza per disciplinare gli orari delle sale gioco e questo per tutelare in via primaria la salute ed il benessere psichico e socio economico dei propri cittadini. Tanti sindaci l’hanno fatto ma non quello di Sanremo. Il Tar inoltre ha argomentato che la libertà di iniziativa privata non può sovrapporsi al principio costituzionale della tutela della salute e che il Comune è tenuto a compiere un bilanciamento tra tali principi, con possibilità di introdurre vincoli. Noi del M5S torniamo a chiedere che il sindaco emetta un’ordinanza per la riduzione degli orari delle slot, dal momento che rientra tra i compiti del Comune contribuire al contrasto dei fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo, dal momento che la moltiplicazione incontrollata delle possibilità di accesso al gioco 'a denaro' costituisce di per sé accrescimento del rischio di diffusione dei fenomeni di dipendenza, con note conseguenze pregiudizievoli sulla vita personale e familiare dei cittadini (anche di minore età). Noi del M5S riteniamo che debba essere adottato ogni mezzo a disposizione dell’amministrazione comunale a tutela della propria comunità senza ulteriori perdite di tempo”, conclude il Movimento cinque stelle di Sanremo.