Frosini (Igt): ‘Riordino, riduzione e armonizzazione delle reti legali’
Webinar istituto per la competitività, Giuliano Frosini (Igt): ‘Riordino, riduzione e armonizzazione delle reti legali’.
Intervento propositivo e che apre a dibattiti e scenari decisamente interessanti quello di Giuliano Frosini, Vice President Public Affairs Igt, al webinar dell’Istituto per la competitività, “Oltre le incertezze. Verso il riordino del gioco legale”.
“Non mi ripeto rispetto agli interventi degli altri colleghi relatori visto che non si può non concordare su tutti i temi trattati - ha esordito Giuliano Frosini - tuttavia l’istituto della concessione discende dalla riserva dallo Stato perché si ritiene che la distribuzione e l’organizzazione di un prodotto vada messa sotto l’egida di alcuni operatori abilitati. Poi, nella storia del settore, c’è stato un po’ di lassismo, qualche abuso della posizione e un florilegio di legislazioni a livello locale. Il gioco ha un’immagine controversa perché viene da un alveo di illegalità del periodo della pre legalizzazione e questo può essere comprensibile. Prima c’erano solo i tabaccai e questa rete è cresciuta mantenendo insieme tutti gli organi di garanzia e controllo. Quando si è deciso di allargare il gettito con scommesse e slot la rete è diventata troppo capillare e gli operatori stessi hanno compreso che è diventata ridondante e sono disponibili alla sua razionalizzazione. La mia visione è quella di una rete generalista accanto ad una specialistica che andrebbe armonizzata e questo potrebbe rappresentare il cuore di questo riordino”.
A proposito di riordino, per Frosini il tema va approfondito “perché se ne parla a livello troppo generico. Il paper di I-Com entra nel cuore delle questioni e anche noi operatori dobbiamo farlo. Parliamo di metodo e di merito. Sul metodo adotterei il testo unico che è auspicabile ma con un modello normativo semplice che porti finalmente a fare le gare. La legge delega finora ha evidenziato le difficoltà di gestione da parte della politica italiana della produzione dei decreti collegati. Non ci riuscimmo nel 2014 a produrre tutti i decreti legislativi quando ci fu uno dei governi più lunghi della storia della Repubblica. Io seguirei un percorso che segua il riordino e l’armonizzazione del modello distributivo. Sul merito è arrivato il momento di pensare di passare da un modello di concessione per prodotto ad un modello di punto fisico. Quando entro in una sala in maniera sicura posso fruire dell’offerta in maniera completa”.