Sala scommesse chiusa, CdS: 'Verificare distanze da luoghi sensibili'
Il Consiglio di Stato accoglie l'istanza di una sala scommesse di Casalecchio sul Reno evitando la chiusura dell'esercizio in attesa delle verifiche della Prefettura.
"Il Collegio, letto l’appello e valutata l’istanza cautelare, reputa che il provvedimento impugnato debba essere sospeso, tenuto conto della sussistenza del requisito del periculum in mora".
Così scrive il Consiglio di Stato accogliendo la richiesta di sospensione di una sentenza del Tar Emilia Romagna presentata dall'avvocato Gianfranco Fiorentini per i suoi clienti, titolari di una sala scommesse di Casalecchio sul Reno (Bo). La sentenza del Tribunale amministrativo regionale avallava il provvedimento di chiusura emesso dal comune citato, per la violazione della legge regionale (ER n. 5/13) che ha introdotto il "distanziometro" a 500 metri.
La perizia della parte ricorrente non era stata esaminata dalla sentenza del Tar dell'Emilia Romagna, mentre è stata considerata diversamente dal CdS che ha quindi accolto l'istanza di sospensiva evitando la chiusura dell'esercizio in attesa dell'esito delle verifiche affidata dalla Prefettura di Bologna.
Si legge infatti nella sentenza del CdS che "il Collegio ritiene che occorra procedere a una verificazione tecnica e dispone" che la verifica sia "affidata al prefetto di Bologna o a dipendente della Prefettura, purché dotato delle necessarie competenze, designato dal prefetto stesso", con il verificatore che dovrà rispondere a precisi quesiti, illustrando quali sono le effettive distanze tra la sala scommesse e alcuni luoghi sensibili individuati dalla legge regionale.
La nuova udienza è stata fissata al 19 dicembre 2024.
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