Centro scommesse troppo vicino a luoghi sensibili, Tar Sicilia dispone verificazione

Spetterà a un verificatore - il comandante della polizia municipale di Milazzo, con facoltà di delega – aiutare il Tar Sicilia a dirimere la controversia in atto fra i titolari di due centri scommesse di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) sul rispetto del distanziometro introdotto dalla legge regionale per il contrasto al gioco patologico n° 24/2020.

A promuovere il ricorso il titolare di un’impresa individuale che dal 2012 esercita la raccolta scommesse in locali limitrofi a quelli del controinteressato, la quale ha depositato “una perizia tecnica di parte nella quale si sostiene che i locali ove il controinteressato svolge la propria attività si trovano a una distanza inferiore a quella prevista dalla legge da due diversi luoghi sensibili”.

Nel dettaglio, l'esercente ritiene che il centro scommesse del controinteressato si troverebbe a meno di 200 metri da una struttura appartenente all’Azienda sanitaria provinciale di Messina (classificata dalla legge regionale come struttura sanitaria e ospedaliera) e a poco meno di 300 metri dal Comando della Guardia di finanza (classificata dalla legge regionale come caserma), incorrendo quindi nella violazione della normativa vigente.

Il verificatore dovrà accertare la distanza, intesa come il percorso pedonale più breve, calcolata nel rispetto delle disposizioni del Codice della strada tra la sede del centro scommesse del controinteressato e i due edifici indicati, ma anche con ulteriori luoghi sensibili eventualmente esistenti.

Il Tar Sicilia, riservata ogni decisione sul merito del ricorso, rinvia per il prosieguo della trattazione del merito all’udienza pubblica del 24 ottobre di quest'anno.