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Ige 2025, lo sport tra scommesse e integrità

09 aprile 2025 - 11:35

All'Italian Gaming Expo & Conference esperti a confronto sul tema 'Scommesse e integrità: come lo sport sta rispondendo alle sfide di oggi'.

Scritto da Amr
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Roma - Focus anche su "Scommesse e integrità: come lo sport sta rispondendo alle sfide di oggi", nella giornata inaugurale, oggi 9 aprile al Salone delle Fontane a Roma, dell'edizione 2025 dell'Italian Gaming Expo & Conference.

A moderare i lavori della tavola rotonda Ludovico Calvi, presidente onorario dell'Ulis (United Lotteries For Integrity In Sports), che sottolinea in apertura: "Bisogna pensare a un modello di prevenzione dell'integrità. Il settore del betting si è dotato di elevati livell di governance e di controlli. Anche il mondo dello sport è chiamato a elevare i suoi modelli, dall'applicazione del decreto 231 alla convenzione di Macolin alla figura dell'integrity officer". 

Giorgio Ricciardi, procuratore federale aggiunto della Figc, racconta i più importanti passi compiuti nella prevenione del match fixing: "L’Italia è avanti come federazione con la figura dell’integrity officer, che però non è nell’organico delle singole società. La federazione ha previsto corsi di formazione obbligatori per i team manager, purtroppo il livello di scommettitori all’interno del calcio si è abbassato tantissimo, noi abbiamo una norma che vieta di scommettere sul calcio. Per quanto riguarda il decreto 231, ogni società si deve dotare di questo modello, il problema è verificare che poi tale modello funzioni. Sono d'accordo sulla formazione dei giovani per individuare i principi dell'ordinamento".

Mattia Costanzo, Poer dell’Ufficio gioco a distanza e scommesse e Responsabile match fixing dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, evidenzia: "L'amministrazione è in prima linea nella sottoscrizione di memorandum per fare capire i rischi del match fixing. La figura dell'integrity officer deve essere sviluppata all'interno delle società ed è importante, perchè può avere informazioni che noi non abbiamo. L'azione è più di prevenzione che di contrasto".

Il prefetto Ugo Taucer, procuratore generale sport Coni, Sottolinea il ruolo del modello 321 anche come deterrente: “Aiuta come prevenzione, se parliamo però della platea degli atleti che possono concorrere e che non abbiano ruoli dirigenziali all’interno delle federazioni, non è lo strumento. Quello che è importante per la prevenzione e l’informazione è lo scambio di informazioni, prevista anche dalla convenzione di Macolin. Stiamo ragionando con l’Agenzia una ulteriore implementazione normativa oppure dando fondo alla creatività ò con una qualche regolamentazione non di protocollo ma di altra natura. Certo il modello 231 è una cornice etica, non innamoriamoci di uno strumento ma individuiamo una logica di azione coerente.”

Federico Venturi Ferriolo, responsabile sport equity partner di Lca Studio Legale, afferma: "Manca una sensibilizzazione sui veri valori sportivi, ormai attraverso l'utilizzo dei social e dei cellulari i giovani sono più soggetti a entrare nelle scommesse. Servono modelli di prevenzione per sensibilizzare gli stakeholder del mondo sportivo. Ora ci troviamo in una situazione in cui la manipolazione è diffusa e non è più gestita dai grandi gruppi criminali, e questo rende più difficile combatterla".

Calvi sottolinea l'importanza di lavorare con tutti gli stakeholder, tenendo anche presente che i concessionari sono titolari autonomi dei dati.Cosranzo ricorda in proposito quanto prevede il bando per il rinnovo delle concessioni e anticipo: "Stiamo studiando un provvedimento affinché, a seguito della segnalazione di flussi anomali, sia impedito il pagamento delle vincite, poi ci saranno verifiche oggettive al termine dei quali decidere se procedere al pagamento delle vincite oppure alla loro sospensione e incameramento".

Taucer sottolinea: "Le triangolazioni informative ci sono, manca la quadratura del cerchio. Lo scambio è continuo, occorre educare e recuperare i soggetti che cadono in un determinato vortice negativo, la sanzione non deve essere solo affllittiva ma anche rieducativa e riabilitativa rispetto a determinati comportamenti".

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