Un invito a sostenere il settore dei videogame, in quanto porta benefici tangibili in termini di creazione di posti di lavoro (soprattutto tra i giovani), contributo al Pil, creatività, ricerca e sviluppo e innovazione, e rappresenta anche la diversità e la pluralità sociale, promuovendo cambiamenti sociali positivi.
A rivolgerlo agli Stati membri, Italia compresa, è il Consiglio dell'Unione europea, che ha appena approvato le conclusioni sul rafforzamento della dimensione culturale e creativa del settore europeo dei videogiochi.
Un comparto che è parte integrante dell’ecosistema delle industrie culturali e creative. Interagisce con altri settori e ha un grande potenziale per trasmettere contenuti culturali ed evidenziare il valore della ricchezza della creazione, del patrimonio e della storia europea.
Parallelamente, l’industria dei videogiochi è un settore economico in forte espansione, come dimostrano i ricavi che nel 2020 son stati 4,3 volte superiori a quelli della musica digitale e 1,8 volte superiori a quelli dei video on demand.
Per sfruttare il grande potenziale dei videogiochi nella cultura, nell’economia e nella società, il Consiglio Ue quindi invita gli Stati membri a: sostenere la dimensione creativa e culturale dei videogiochi, compreso l’uso dei dati del patrimonio culturale nel processo creativo e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, aiutare le imprese europee di videogiochi a crescere, innovare e avere accesso ai finanziamenti, attrarre e trattenere i talenti tra i professionisti del comparto nel mercato del lavoro europeo, promuovere il gioco responsabile e garantire un ambiente online sicuro.
Il Consiglio invita inoltre la Commissione Ue a: promuovere l’uguaglianza nel settore per garantire l’equilibrio di genere e la parità retributiva, incoraggiare le coproduzioni transfrontaliere di videogiochi tra Stati membri, sostenere la cooperazione con altre industrie culturali e settori dell’economia europea, stimolare la competitività delle società europee di videogiochi, in particolare delle piccole e medie imprese.
Le conclusioni del Consiglio sui videogiochi sono approvate alla luce del piano di lavoro dell'Unione europea per la cultura 2023-2026, una delle azioni principali del quale è quella di valorizzare la dimensione culturale e creativa del settore dei videogiochi in Europa. Questa è la prima serie di conclusioni ad essere approvata su questo argomento.
L'Italia nel frattempo in questi ultimi mesi si è mossa in questa direzione. Secondo quanto recentemente comunicato dalla direzione generale Cinema e audiovisivo del ministero della Cultura, fino al 22 dicembre i produttori di videogiochi italiani potranno presentare le richieste preventive di "Tax credit videogiochi" per l’anno 2023, potendo contare su un plafond di risorse disponibili per il credito d’imposta di 12 milioni di euro.
Del settore, due giorni fa, si è occupata anche la Camera dei deputati, grazie alla risposta della sottosegretaria al ministero dell'Istruzione, Paola Frassinetti, all’interrogazione presentata da Maria Chiara Gadda (Italia Viva), evidenziando l'inclusione dei videogiochi nell’elenco dei beni acquistabili con il bonus di 500 euro, che offre un sostegno finanziario ai docenti di ruolo a tempo indeterminato per l’aggiornamento professionale, rimarcando l’importanza della sperimentazione didattica nell’ambito del Ptof (il Piano triennale dell'offerta formativa) e del piano di formazione.