Nella domenica di vigilia dell’Epifania all’Ippodromo Snai San Siro è andata in scena la 2^ giornata stagionale di trotto milanese. Clou del pomeriggio è stato il Premio Linus del Cigno, una prova a resa di metri per soggetti di categoria D/E/F che ha permesso a Encantador Laksmy di ritrovare il filo della vittoria. Protagonista a 3 anni in prima categoria (secondo nel Città di Napoli e poi ancora nel Marangoni) prima di essere condizionato da problemi fisici, il figlio di Bold Eagle da qualche mese è passato alle cure di Holger Ehlert con il quale sta provando a risalire la china. L’ingaggio di oggi, alla prima da anziano in una categoria F che chiaramente non lo vale, era indubbiamente invitante, ma Encantador Laksmy sfruttando la bravura di Roberto Vecchione nella giravolta ha dominato la prova dal primo all’ultimo metro, trottando in 1.14.3 sui 2.120 metri e mettendosi fuori dalla portata dei rivali. Una vittoria che serve da iniezione di fiducia, in attesa di vedere se saprà tornare sui livelli del 2023. Considerato lo schema, ha corso bene Ciel Joyeuse, capace di risalire dal secondo nastro malgrado il ritmo proibitivo e di battere nel finale l’appostato Bigbusiness Arc per il secondo posto: da segnare sui block-notes anche Explorer Mundi, che dopo aver perso molti metri per un errore iniziale ha concluso quarto a contatto prima di essere squalificato dalla giuria dopo la revisione del filmato.
Il “numero” della giornata lo ha realizzato Freisa Roc nel Premio PG del Cigno: la vittoria della cavalla di Filippo Rocca era nei preventivi, ma che riuscisse a portarla a termine dopo aver speso 600 metri iniziali supersonici in 41.9 per superare l’opposizione di Florida Bar (poi fallosa), in pochi lo avrebbero pensato. E invece la figlia di Napoleon Bar si è dimostrata in grande ascesa, e soprattutto cavalla con un carattere da guerriera: sull’avanzata di Favola Bar è stata capace di ripartire in retta e poi nei metri, quando l’azione si è logicamente appesantita, si è salvata di stretta misura dal finale di Fornarina Ross. Seconda vittoria consecutiva e nuovo record, 1.13.1 per questa cavalla che per quanto visto oggi può sicuramente migliorare ancora tanto. Sostanzialmente deludente Favola Bar, rimasta lì in retta al terzo posto dopo aver dato l’impressione di poter saltare via la vincitrice sull’ultima curva.
Gentlemen in apertura di convegno impegnati nel Premio Red Chief, una prova sul miglio per cavalli di 4 anni. Corsa condizionata dal flop della favorita Fabiola Ross, vittima di un contrattempo a metà corsa che l’ha costretta a rallentare: ha provato ad approfittarne Fulmine Vad, che ha superato la battistrada in difficoltà tentando l’allungo, ma Framboise con Vittorio Bosia, dopo aver perso metri preziosi sul calo della favorita, è tornata bene in retta e nei metri finali ha sorvolato il rivale. Seconda vittoria in carriera, a media di 1.15.9, per la cavalla di Andrea Guzzinati, con Fulmine Vad al secondo posto e Fuoco di Mira al terzo.
Le due prove riservate ai cavalli di 3 anni hanno riservato dei colpi di scena: nel Premio Nilo degli Dei, per soggetti a caccia della prima vittoria in carriera, sull’ultima curva sbagliavano in rapida successione prima la battistrada Graduate As e subito dopo l’attaccante Milantera, che era scivolata al comando sulle disgrazie della rivale: si ritrovava in testa Glam Mail, ma nel finale l’allieva di Baroncini era preda del gruppo dal quale sul filo di lana emergeva Godzilla Font, con Roberto Vecchione in sulky per il training di Holger Ehlert (due successi per la connection nel pomeriggio) stampando in foto Garonne, con Galassia Gielle terza a contatto all’interno.
Il Premio Saint Etienne vedeva, invece, l’errore del battistrada Gladiator Bar a metà retta quando sembrava lanciato verso la vittoria: successo così consegnato su un piatto d’argento all’appostato Gordon Gekko, Francesco di Stefano alla guida e al training, prevalente a media di 1.16.5 sui 2.120 metri davanti al favorito Guasco che trovava la pedalata giusta solo in retta recuperando e superando Gagu Jet, in calo dopo aver provato a tastare il polso allo sfortunato Gladiator Bar.
Nel Premio Zooster Nice faceva felice la punta il giocato Duca As: il cavallo allenato da Giuseppe Schettino e guidato da Luca doveva affrontare un oneroso percorso all’esterno scoperto, ma sull’errore all’ingresso dell’ultima curva di Camionst (che stava comunque sopravanzando) passava e chiudeva i conti sfuggendo a media di 1.13.6 a Cabalista, con Uramaki Lux terzo.
Nel pomeriggio si è osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Aleardo Dall’Oglio, detto dagli amici ‘Lallo’, industriale che nel mondo dell’ippica ha ricoperto, oltre al ruolo di proprietario, anche di allevatore. Dall’età di 17 anni è stato gentleman driver con un grande amore per i cavalli non solo nel trotto ma anche nel galoppo. Nel calcio è stato grande tifoso interista e consigliere ai tempi della presidenza di Ernesto Pellegrini, e poi è stato presidente del Como dal 2003 al 2005. Max Castaldo all’amico ha dedicato la vittoria di Crazy Cast nel Premio Elisa Rosa, alzando simbolicamente il dito al cielo in prossimità del traguardo: in gran forma, reduce da due successi, la figlia di Filippo Roc ha avuto corsa in discesa sull’errore di Diochebel al via, una volta al comando ha potuto fare melina arrivando al chilometro in 1.19 e nella chiusa veloce (600 metri finali in 41.8) ha staccato i rivali, complice anche l’errore di Di Re Dr all’ingresso in retta che ha lasciato così Estella Bar e Ettore del Sauro a disputarsi il secondo posto. Il mese di trotto a Milano a gennaio continua con altre sette giornate in programma, tutte tra mercoledì e domenica tranne sabato 25. Prossima riunione nel pomeriggio di mercoledì 8 e poi domenica 12.