I vincitori imbrogliano di più? Una nuova ricerca dice di no
Una ricerca su larga scala condotta dall'Università di Leicester mostra che vincere non induce le persone a barare, in netto contrasto con un precedente studio.
Non che è vero che chi vince è più “portato” a imbrogliare al gioco.
Ne sono convinti i ricercatori dell'Università di Leicester (Regno Unito) e dell'Università della California meridionale (Usa), autori di uno studio pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science che confuta i risultati di un'analoga indagine condotta nel 2016 da alcuni omologhi israeliani, dalla quale emergeva che i vincitori di competizioni basate sull'abilità hanno maggiori probabilità di rubare denaro nei successivi giochi d'azzardo contro diversi avversari, al contrario di perdenti o persone che non si consideravano vincitori o perdenti.
Un risultato che ha irrobustito l'idea secondo cui una vincita competitiva induca un senso di diritto che incoraggia a barare.
Le persone con avversione alla disuguaglianza non amano i risultati ineguali. Quelli con un forte senso di equità tendono a essere contrari alla disuguaglianza ed evitano di barare perché vedono la pratica come una forma di iniquità.
Siamo rimasti sorpresi dai risultati dello studio del 2016, ed è per questo che abbiamo voluto replicarlo con campioni di dimensioni sostanziali. I piccoli campioni dello studio originale non hanno il potere statistico per generare conclusioni definitive.
Siamo rimasti sorpresi quando si è scoperto che né la vittoria né la sconfitta avevano alcun effetto sull'imbroglio, sebbene si verificasse una quantità significativa di imbrogli. Abbiamo almeno fornito dati scientificamente validi che danno una risposta chiara alla domanda”.