In fumo il data center di Ovh, interruzioni anche nel gaming
Un incendio, le cui cause sono ancora da stabilire, ha ridotto in cenere i server del colosso francese che fa capo a 1,5 milioni di clienti in tutto il mondo.
L'incindente è accaduto nella notte tra il 9 e il 10 marzo nella sede di Strasburgo, nel distretto di Port du Rhin, e ha causato problemi a una buona fetta di utenti internet almeno fino alla tarda serata di ieri, 10 marzo. Entro la giornata di oggi la situazione dovrebbe tornare alla normalità per gran parte dei servizi del colosso francese OvhCloud, che fornisce a circa 1,5 milioni di clienti di tutto il mondo infrastrutture Web come hosting, domini, server dedicati, CDN, Cloud, Big Data e altro ancora.
L'incendio ha causato moltissimi danni ai clienti Ovh, oscurando migliaia di siti e di pagine web, rendendo irraggiungibili tantissime caselle email (tra le quali anche quelle della redazione di Esportsmag.it) e, come si lette in un approfondito articolo pubblicato da Wired.it, causando l'interruzione anche di alcuni portali dedicati al gaming, come alcuni legati al mondo degli scacchi e altri ai quali si appoggiano alcune community di Minecraft, rimaste forzatamente inattive per tutta la giornata di ieri. Ma si è bloccato per alcune ora anche il sito del Governo francese, e numerosi altri siti istituzionali. Un disastro tale, in Europa, non si era mai registrato in precedenza.
Nessun ferito, stando a quanto ha comunicato Ovh "né tra i membri della nostra squadra né tra i pompieri e gli operatori della Prefettura, che ringraziamo per la loro esemplare mobilitazione in nostro soccorso". Un'operazione durata almeno 6 ore, dall'una di notte sino alle 7 di ieri mattina. Impossibile, al momento, riscostruire la dinamica di quanto accaduto. Il fondatore di Ovh, Octave Klaba, tramite il suo profilo Twitter, ha dichiarato che "non è stato possibile controllare le fiamme nel data center Sbg2. L'intero sito del campus è stato isolato e questo impatta su tutti i servizi Sgb1-4." L'unica raccomandazione ai clienti è stata quella di "attivare il piano per il ripristino di emergenza", non avendo la possibilità di accedere al sito infatti anche i data center Sgb1 (il secondo danneggiato, oltre a Sgb2), Sgb3 e Sgb4 sono stati, per ora, disattivati. Ci vorrà almeno un mese per tornare alla normalità, con Klaba che ha comunicato di aver già ordinato 10mila nuovi server per ripristinare le macchine perdute.
Rassicurazioni che non bastano sicuramente a riportare il sereno nelle sedi di molte aziende clienti, dato che tutti i dati che non erano stati salvati con un backup prima dell'incendio potrebbero essere andati perduti per sempre. Situazione gravissima ovviamente per chi non ha predisposto backup giornalieri periodi, ma anche chi lo ha fatto non è immune da rischi, visto che solitamente il backup del lavoro di ogni giornata si realizza nel corso della notte successiva, quindi con un ritardo di quasi 24 ore in certi casi.
Come ricorda l'Ansa, l'azienda è considerata il fuore all'occhiello del settore "tech" francese, e proprio in questo periodo sta perfezionando la quotazione in Borsa. Grazie a numerose partnership con grandi aziende mondiali, e a una crescita annua dichiarata del 20%, Ovh si è trovata a rivaleggiare con colossi come Microsoft, Amazon e Google, già attive da tempo con servizi cloud dedicati in particolare alla clientela business. Al momento tuttavia Ovh, pure proprietaria di 32 data center in 19 paesi, controlla solo il 2% del mercato europeo, posizionandosi all'8° posto tra le aziende di servizi cloud del continente.