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Putin contro l’Occidente: ora vuole una PlayStation russa dal primo all’ultimo chip

29 marzo 2024 - 11:28

Una console 'nativa' made in Russia per contrastare Xbox e PlayStation, giapponesi e americani, per far giocare i ragazzi su un prodotto voluto dallo Zar Putin.

Scritto da Gt

Foto Tweak Town

Il web è già monitorato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. I social sono già attenzionati e monitorati mentre l’informazione pubblica è piena zeppa della propaganda russa che liscia il pelo allo Zar Vladimir Putin appena rieletto. L’ultima trovata per contrastare l’occidentalizzazione della sua madre patria è costruire una console russa, totalmente “nativa” per cercare di buttare fuori dal mercato i giganti americani (Xbox) e giapponesi (Sony). I russi nel prossimo futuro potrebbero dover “preferire” un sistema nato e “nativo” nella nazione. 
E sarebbe proprio Vladimir Putin in persona che desidera la produzione di una nuova console videoludica completamente “Made in Russia”, che sia costruita nel paese e che giri con un sistema operativo nuovo e indipendente. Del resto Xbox e Sony sono occidentali e per questo vanno prima controllati e poi messi ai margini del mercato. 

La produzione della console, ancora senza nome, si inserisce in una road map di cinque anni, presentata in febbraio, come fanno notare l’Huffington Post e altre fonti. In 83 “punti” dovrebbe portare allo sviluppo di un’industria videoludica completamente e interamente russa. I tempi? La nuova console sarà presentata forse nel 2026 o 2027, probabilmente in contemporanea con le nuove console Sony e Xbox.
Non è chiaro se questa nuova console potrà essere disponibile anche al di fuori della Russia e nei paesi occidentali, o se sarà venduta solo in loco (improbabile) o agli “alleati” come la Cina. C’è da vedere quanto l’intenzione sia di primeggiare e superare lo strapotere di Sony e Xbox, o quanto semplicemente quella di far virare le abitudini di consumo dei giovani russi verso prodotti locali.

C’è da dire che il dominio americano e giapponese sull’industria dei videogiochi prosegue incontrastato da quarant’anni, anche se i cinesi (Tencent soprattutto) sono entrati nella contesa in maniera roboante negli ultimi anni e singole realtà nazionali come la francese Ubisoft, la polacca CD Projekt Red o l’olandese Guerrilla Games fanno sempre sentire la loro importanza. 
Putin ragiona come un dittatore e ha prodotto i suoi vaccini anti Covid e fa e disfa secondo le sue volontà: riuscirà stavolta a “russificare” anche i videogiochi?

 

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