Donkey Kong 3 Secret of Mana. Sono di due videogiochi giapponesi i nomi più improbabili che qualcuno si aspetterebbe di trovare su un pizzino scritto da un boss della mafia. Eppure questo ha scritto Matteo Messina Denaro, il capo di Cosa Nostra catturato ieri a Palermo dai carabinieri, in uno dei messaggi inviati a parenti, amici e collaboratori.
In tal caso si tratta di un messaggio diretto alla donna amata, Maria Mesi, nella quale "U siccu" (il secco, così era soprannominato negli ambienti mafiosi Messina Denaro) scriveva: "Desidero tanto farti un regalo. Sai, ho letto che è uscita la cassetta di Donkey Kong 3 e non vedo l'ora che sia in commercio per comprartela. Quella del Secret of Mana 2, ancora non è arrivata..."
Si tratta, soprattutto nel primo caso, a videogame che appartengono alla storia: Donkey Kong 3, terzo capitolo dell'omonima saga arcade, è uscito nel 1983 sviluppato e prodotto dalla Nintendo inizialmente per la famosa console casalinga Nes (Nintendo entertainment system), poi convertito anche per computer e altre console.
Secret of Mana 2 (il cui nome completo è Trials of Mana Secret of Mana 2, o, in originale, Seiken Densetsu 3) è un altro titolo giapponese, un gioco di ruolo uscito per Super Nes nel 1995 ma solo in Giappone, e sarà per questo che al boss risultava "ancora non arrivata".
Non ci sono informazioni, al momento, sul fatto che ci giocasse pure lui, ma sicuramente seguiva le notizie e le uscite, sapendo che i videogame erano la passione della sua donna.
Di certo dà un senso di straniamento leggere di Donkey Kong 3 e di Trials of Mana accanto a messaggi come "con le persone che ho ammazzato io potrei fare un cimitero", o altri con i quali impartisce ordini ai suoi fedelissimi, o si rivolge agli altri capi di Cosa Nostra.