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Viola (TuoMuseo): 'Videogame nuovo mezzo di promozione del territorio'

13 agosto 2024 - 09:43

Il game designer Fabio Viola, fondatore del collettivo TuoMuseo, esplora le connessioni sempre più forti fra videogiochi, turismo, arte e cultura.

Scritto da Fm
© Fabio Viola - Pagina Facebook ufficiale

© Fabio Viola - Pagina Facebook ufficiale

Quando si parla di intrattenimento e turismo non può non venire in mente l'utilizzo dei videogame come strumento di promozione di territori, una strategia che ha preso piede negli ultimi anni anche in Italia, e che ormai vanta tanti esempi di rilievo.
L'ultimo della serie è la Basilicata, che la scorsa estate ha approvato una proposta di legge per l'istituzione della Lucana film and game commission, volta a valorizzarne le bellezze anche con la produzione di audiovisivi e videogiochi, e che ai primi di giugno ha ospitato la conferenza nazionale intitolata “Giocare sul serio”, riunendo progettisti, psicologi, filosofi e imprenditori per un confronto multidisciplinare sul tema. 

Fra i relatori di spicco di tale evento figura anche Fabio Viola, fondatore di TuoMuseo - collettivo internazionale di artisti, game designer, sviluppatori, sound designer e animatori 3D che operano nell’intersezione tra arte e videogiochi -  ed attualmente curatore del Museo del cinema di Torino e dell'area gaming di Lucca Comics& Games. Nonché ideatore del master Tecnologie digitali e immersive per l’arte e la cultura di Treccani accademia, che fra l'altro insegna anche a sfruttare appieno le potenzialità dei videogiochi, del mapping e dell’intelligenza artificiale per i beni e le attività culturali. 

Proprio con lui parliamo di tutti questi temi, nell'ambito dello speciale su turismo e gioco pubblicato sulla rivista Gioco News di luglio e agosto (consultabile integralmente online a questo link).

“Questo nuovo master – racconta Viola - si propone di declinare in chiave innovativa il nostro straordinario patrimonio culturale. Unendo le forze, la storica Treccani ed il collettivo internazionale TuoMuseo vogliono formare una nuova generazione di creativi in grado di maneggiare i nuovi linguaggi e tecnologie del presente per avvicinare nuovi pubblici ai musei, teatri e territori. Attraverso un percorso laboratoriale si imparerà a realizzare esperienze di videomapping immersivo ed interattivo, progettare videogiochi in grado di generare impatti culturali o ancora addestrare ed utilizzare le intelligenze artificiali generative per rendere parlanti personaggi storici ed opere d'arte. È un percorso sperimentale per l'Italia e non vediamo l'ora di iniziare a settembre”.

Nel curriculum di Viola spiccano, tra gli altri, progetti per il museo archeologico di Napoli, gli Uffizi di Firenze e il MarTa di Taranto, o Play Alghero, per far scoprire le bellezze della Riviera del Corallo attraverso i giochi. Quindi ne approfittiamo per domandargli quali possono essere gli impatti culturali e turistici dei videogame, e quanto e come è importante usare queste nuove tecnologie per promuovere il patrimonio italiano. 
“Oggi i videogiochi dialogano sotto una duplice lente con le destinazioni turistiche ed i siti culturali. Da un lato i progetti che hai citato mostrano una nuova strada per far conoscere le nostre bellezze a nuovi pubblici internazionali. Penso al nostro 'Father and son' per il Mann di Napoli che ha superato i 5 milioni di download portando il museo ad essere riconosciuto in tutto il mondo o il progetto PlayAlghero che ha permesso alla città sarda di diventare la prima 'playable city' d'Europa con dieci giochi accessibili da parte di residenti e turisti. 
Attraverso queste produzioni si rende il pubblico spettAttore, lo si coinvolge e rendere protagonista di una esperienza che magari inizia in digitale e poi richiede la presenza sul luogo per sbloccare nuovi contenuti. 
La seconda strada è legata al concepire il videogioco esso stesso come una espressione artistica e culturale e questo apre nuove strade. Penso alla mostra 'Play' che ho curato alla Reggia di Venaria reale dove i videogiochi dialogavano con le grandi opere d'arte del passato (da De Chirico a Kandinskij), che è stata visitata da 89.000 persone, oppure a eventi come Lucca Comics & Games che richiamano ogni anno a Lucca circa 700.000 visitatori di cui oltre 300.000 paganti, o l'apertura di una collezione permanente di videogiochi al Museo del cinema di Torino. Progetti molto diversi tra di loro che indicano gli straordinari impatti turistici che il videogioco è in grado di raggiungere se ben progettato ed integrato nella matrice culturale di riferimento”.

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