L’ingresso di più multinazionali nel business del Bitcoin, da Bny Mellon a Mastercard fino ad arrivare ai progetti di Elon Musk, potrebbero portare il prezzo del Bitcoin a 70mila dollari dai nuovi record che ha toccato la criptovaluta in questi giorni a 50mila bigliettoni.
A segnalare questa tesi è stato l’analista Simon Peters di eToro. Innanzitutto il trend è tornato crescente, visto che a partire dall’8 febbraio il prezzo ha nuovamente superato i 40.000$ ed è salito fino a 50.000$.
Inoltre proprio oggi ha fatto registrare un nuovo massimo storico, a circa 51.000$.
In questo momento non si intravedono chiari segni di debolezza, tanto che non sono molti gli analisti che sospettano vi sia il rischio a breve di un ritracciamento significativo o del famoso effetto “bolla” che molti tirano fuori di tanto in tanto a mo di spauracchio per il settore.
Per Peters i 70mila dollari non sarebbero un’eccezionalità per i Bitcoin ma la nuova normalità.
Peters si riferisce a colossi della finanza, come BNY Mellon e Mastercard, che hanno annunciato pubblicamente il loro ingresso nel settore crypto, di fatto supportando Bitcoin. Questo evidenzierebbe il peso che sta assumendo questo settore all’interno del mondo finanziario globale, e l’incremento del potere d’acquisto di BTC, che potrebbe aumentare ulteriormente mano a mano che altri grandi nomi saliranno sul carro.
Peters dice: “L’ascesa del Bitcoin in questo 2021 non sembra arrestarsi. L’ultimo massimo toccato mostra come adesso la criptovaluta debba essere considerata un asset di investimento mainstream”.
Se si confronta il market cap dell’intero settore, come analizza cryptonomist, pari a circa 1.500 miliardi di dollari, con quello ad esempio del solo mercato azionario statunitense, superiore ai 50.000 miliardi di dollari, ci si rende conto di quanto ancora marginale sia il ruolo delle crypto nel panorama finanziario globale, e quali prospettive di crescita abbia ancora davanti.
Peters aggiunge: “Il Bitcoin sta sconvolgendo lo status quo e sta capitalizzando sul potere calante del dollaro. Mentre gli investitori retail cercano di mettersi al riparo dall’inflazione e le istituzioni cercano soluzioni che aiutino a spingere la crescita, non c’è motivo per cui i 70.000 dollari non possano divenire presto la nuova normalità. Anche se, basandoci sulle performance mostrate nel 2021, il criptoasset potrebbe potenzialmente puntare ancora più in alto”.
Pertanto la stima di Peters di un BTC a 70.000$ non si riferisce ad un ipotetico picco massimo, ma ad un livello probabilmente sostenibile, con forse crescite ancora superiori.