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Taiwan, militari beccati via social a giocare a poker e mahjong

05 gennaio 2023 - 16:50

Rischio legale per reclute e personale militare beccato tramite dei post sui social di un commilitone che li ritraggono al tavolo di poker e mahjong.

Scritto da Gt

PTT photo

Passare qualche ora di pausa a giocare a poker e mahjong? A Taiwan è impossibile e si rischia anche legalmente anche perché stiamo parlando dei rigidi ambienti militari. In pratica alcune reclute e altro personale è stata sbattuta sui social media da un utente che ha detto di aver “partecipato al campo invernale più divertente cui ho preso parte”. Sung, così si chiama l’uomo che ha pubblicato su un forum online molto popolare a Taiwan, Professional Technology Temple ( PTT ), le foto di tre soldati attorno ad un tavolo improvvisato per giocare con le celebri tessserine del mahjong mentre altri sono in quattro e sono seduti attorno ad un tavolo intenti a giocare a carte, presumibilmente poker come riportano le fonti locali. 

Le immagini sono state pubblicate domenica primo gennaio mentre il comando della polizia militare ha comunicato di aver congedato  alla fine dell’anno tale Sung che, poi, ha pensato bene di mettere nei guai i commilitoni oltre che se stesso.  
Il personale coinvolto nel caso è stato inviato ai pm per essere indagato per il "reato di gioco d'azzardo su un'area di base". Anche gli ufficiali del Centro di addestramento della polizia militare sono attualmente indagati e rischiano sanzioni se ritenuti colpevoli.

Indagati anche il comandante, il capo della filiale e il capo della divisione del Centro di addestramento della polizia militare per potenziale mancato mantenimento della corretta disciplina nella base. Se vengono giudicati colpevoli, gli ufficiali dovranno affrontare retrocessioni e altre punizioni.
Per quanto riguarda gli altri militari sospettati di essere coinvolti nel gioco d'azzardo, il comando ha precisato che le persone coinvolte nel caso sono state inviate all'unità giudiziaria per essere indagate per aver commesso gli stessi reati al fine di preservare la loro reputazione. 

Il comando ha espresso profondo rammarico e si è scusato per la percezione sociale sfavorevole causata dal caso e si è impegnato a rafforzare la disciplina militare e aumentare l'educazione sulla sicurezza informatica per prevenire il ripetersi di casi simili.

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