Thor Hansen e la sua lotta contro il cancro nel docufilm Smile
Si chiama Smile il documentario realizzato su Thor Hansen e la sua lotta strenua contro il cancro che gli hanno fatto vincere sei anni di vita.
Nomen open? Non proprio ma un certo Thor Hansen, poker player professionista norvegese, ha ricevuto una diagnosi che gli dava pochi mesi di vita per aver contratto una forma di cancro incurabile. E come il figlio di Odino, ha tirato fuori i suoi poteri che non lo hanno reso immortale ma gli hanno fatto vivere ben sei anni di più! E tutto vivendo al massimo e combattendo minuto per minuto. Da questa storia triste e pazzesca ne è nato un documentario che si chiama Smile.
E’ morto a 71 anni, nel 2018, e ha portato via con sé i suoi successi con un paio di braccialetti delle World Series of Poker, quasi $ 3 milioni di vincite nei tornei e una serie di nomination per l'ingresso nella Poker Hall of Fame.
Tutto questo e molto altro fa da sfondo a Smile, un progetto nato nel 2015. I registi norvegesi Kari Wåle e Linn Amundsen erano al Norwegian Poker Championship 2015, lì per lavorare a un piccolo film di beneficenza a favore della ricerca sul cancro del sangue (leucemia). I due hanno cercato un paio di giocatori di poker per aiutare con il loro progetto, e mentre erano lì hanno appreso di Hansen (che era presente) e della sua diagnosi terminale.
Dopo essersi avvicinati ad Hansen, ha accettato di apparire per il film di beneficenza, ma Wåle e Amundsen hanno capito che Hansen aveva la sua storia da condividere. Ha accettato di essere presente nel progetto appena creato, insieme a sua moglie, Marcella Braswell, e nei tre anni successivi, fino alla morte di Hansen, il lavoro su Smile è stato ultimato.
Tutto si basa su come Hansen sia riuscito a mantenere il suo stile di vita ottimista e carismatico mentre combatteva l'inevitabile, sapendo che stava già vivendo del tempo prestato. Smile si concentra anche sulla comunità del poker e sulla sua reazione all'amore di Hansen per il gioco e alla sua salute che sta lentamente svanendo. Il risultato è agrodolce, ma è una storia che vale la pena preservare.