Hawaii: un Ddl per legalizzare scommesse sportive e poker nei circoli privati
Attualmente nelle isole dell'arcipelago ci sono oltre 7.200 sale da gioco illegali in funzione, collegate anche a spaccio di droga e prostituzione.
Due rappresentanti politici delle Hawaii stanno preparando un disegno di legge per la legalizzazione delle scommesse sportive e del poker nei circoli privati. Il deputato John Mizuno e il rappresentante Daniel Holt, di Kalihi è un quartiere di Honolulu, vogliono regolamentare il settore del gioco d'azzardo, visto che l'illegalità diffusa nel settore costituisce un grosso problema, in particolare nella loro zona di provenienza.
Attualmente alle Hawaii ci sono oltre 7.200 sale da gioco illegali in funzione, che sono collegate anche ad altri traffici illeciti, a droga e prostituzione. La regolamentazione del settore, secondo Mizuno, contribuirà a eliminare i problemi sociali e creare una strada legale e sicura per i giocatori.
Gli abitandi dello stato di Hawaii spendono circa un miliardo di dollari all'anno a Las Vegas. Se questo disegno di legge passasse, quindi, le Hawaii potrebbero guadagnare milioni all'anno e usarli magari per aiutare la popolazione creando alloggi a prezzi accessibili. Secondo Holt e Mizuno si potrebbe partire con un test su piccole sale da gioco private basate su poker e scommesse sportive.
Mizuno aggiunge che si aspetta uno sviluppo di operatori locali alle Hawaii, preoccupato da nomi come DraftKings e FanDuel perché "non vogliamo che una società continentale entri e prenda tutti i soldi".
"Occorre prendere coscienza della realtà", aggiunge Holt, "non dovremmo fare come se stessimo introducendo qualcosa di nuovo, perché è falso. Stiamo prendendo un settore che non è regolamentato e lo stiamo trasformando in regolamentato, facendo nel contempo del bene per le nostre comunità".
La raccolta potrebbe mettere a disposizione fondi per coloro che affrontano dipendenze dal gioco d'azzardo, per le forze dell'ordine impegnate contro il gioco d'azzardo illegale e come sostegno alle terre hawaiane. Temi che hanno convinto il governatore dello stato di Hawaii, Josh Green, che si è detto disposto a prendere in considerazione le idee dei legislatori: "Abbiamo bisogno di nuove entrate", spiega, "ma queste entrate, se non si sta attenti, potrebbero provenire da persone con grossi problemi, quindi vorrei valutare tutto con attenzione."