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Il poker in Portogallo non cresce: mancano nuovi giochi, sat online e nuove room

28 novembre 2024 - 13:57

I colleghi giornalisti portoghesi hanno interrogato il Serviço de Regulação e Inspeção de Jogos per i problemi del mercato del poker in attesa dell’Italia nella liquidità condivisa.

Scritto da Ca

Nessun nuovo operatore in entrata, niente sat online per i tornei live e qualche frecciatina all’Italia per non essere ancora entrata nella liquidità condivisa di poker online “regionale” con Spagna e Francia. A parlare è il Serviço de Regulação e Inspeção de Jogos, l'autorità che regola il gioco online in Portogallo, che ha risposto ai colleghi di PokerPt.com, testata di riferimento dell’hold’em rossoverde.

Il punto della situazione segnala un settore che non ha avuto grossi stimoli al cambiamento e alla crescita in un 2024 che sembra vivere una fase di stagnazione.
Per quanto riguarda i nuovi sviluppi del mercato, la SRIJ afferma che "la legge prevede un meccanismo che consente agli enti titolari di licenze per gestire giochi d'azzardo di richiedere l'approvazione e la regolamentazione di nuovi giochi." Tuttavia, il regolatore afferma che "valuterà queste richieste con il massimo interesse e attenzione."

A proposito di liquidità condivisa, c’è un botta e risposta dedicato a questo, ma non si evidenziano passi in avanti in questo aspetto. Quali sono i principali ostacoli che hanno ritardato l'integrazione dell'Italia nella liquidità condivisa del Sud Europa? Sono in corso negoziati con altri paesi per espandere la liquidità condivisa? Qual è la tempistica per l’attuazione di questi accordi? “Per quanto riguarda la prima domanda, comprendiamo che dovrebbe essere posta all'organismo di regolamentazione italiano. Dal nostro punto di vista, in quanto regolatore nazionale, è rilevante, come elemento positivo dell'attuale modello di liquidità condivisa, il fatto che l'accordo di liquidità condivisa stipulato costituisca un quadro giuridico nel mercato regolato. Questo non va svalutato, poiché non era possibile realizzarlo inizialmente con tutti i Paesi firmatari dell’accordo. Per quanto riguarda l’adesione di altri Paesi all'accordo sulla liquidità condivisa, essa non è ovviamente esclusa, ma dipende dall’accettazione da parte di questi Paesi dei requisiti che i firmatari considerano essenziali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori e delle persone più vulnerabili. Vale anche la pena notare che finora nessun altro paese ha espresso interesse ad aderire all'accordo firmato tra Portogallo, Spagna, Francia e Italia.” La conclusione è una grande verità, poiché altre legislazioni nella regione europea non sembrano esserci, né per dimensione né per configurazione del framework normativo vigente.

Il problema ravvisato dai portoghesi è anche la lentezza nel rilascio di nuove licenze. Cosa giustifica il ritardo nella concessione delle licenze agli operatori, già in atto da anni? Quali sono i principali ostacoli amministrativi e/o di altro tipo? Esiste un piano per ottimizzare il processo di concessione delle licenze, al fine di garantire che il mercato portoghese rimanga competitivo rispetto ad altri mercati europei? “L’iter che porta alla concessione delle licenze può essere più o meno lungo, a seconda, in una prima fase, della corretta evasione delle richieste e della maggiore o minore rapidità nel far fronte a eventuali carenze o omissioni del processo. In una seconda fase, dipende dalle vicissitudini che potranno verificarsi nell'ambito dell'approvazione del sistema tecnico di gioco, ovvero nel collegamento tra l'infrastruttura di immissione e registrazione e l'infrastruttura di controllo SRIJ, e sulla maggiore o minore rapidità degli interessati nel risolvere le questioni tecniche che sorgono. La competitività del mercato portoghese rispetto ad altri mercati europei non può essere misurata in base al tempo necessario per ottenere una licenza. È importante tenere presente che tutte le procedure inerenti si basano su un regime costruito per garantire alcuni principi strutturanti che sono alla base del regime legale per i giochi e le scommesse online portoghesi, come la salvaguardia dell’ordine pubblico, l’integrità e la responsabilità dell’esplorazione e della pratica del gioco, e la tutela dei più vulnerabili, affinché la competitività del mercato debba essere valutata alla luce di questi valori. Il numero di entità già autorizzate, data la dimensione del paese, dimostra che il mercato portoghese è un mercato competitivo e sta mostrando una crescita sostenuta.

La mancanza di nuovi formati di poker, come Mystery Bounty, Stud Games e Pineapple, in Portogallo può essere vista come uno svantaggio competitivo rispetto ad altri mercati europei. Esistono barriere normative che rendono difficile l’introduzione di questi formati?

“Oltre ai giochi di poker già regolamentati, la legge prevede un meccanismo che consente agli enti titolari di licenze per gestire giochi d'azzardo di richiedere l'approvazione e la regolamentazione di nuovi giochi. È vero che non ci sono state richieste formali per l'approvazione e la regolamentazione di nuovi giochi e, se ce ne saranno, sia per nuovi giochi di poker bancari che non bancari, lo SRIJ considererà queste richieste con il massimo interesse e attenzione.”

Il divieto dei satelliti online per i tornei dal vivo ha causato negli anni un calo significativo del numero di tornei internazionali organizzati in Portogallo, influenzando il settore del turismo e il flusso di valuta estera. Quali sono le principali barriere legali che impediscono ai satelliti online di qualificare i giocatori ai tornei di poker dal vivo in Portogallo o all'estero? “I regimi legali per i giochi tradizionali e quelli online sono regimi distinti, che non possono essere confusi tra loro, e i cui quadri giuridici contengono regole proprie riguardanti il modo in cui il gioco viene esplorato, reso disponibile e praticato, tanto che la questione richiede un’analisi continua e più approfondita.”

Risposte che non conforteranno molto i player e gli addetti ai lavori portoghesi. E i giornalisti insistono: considerando il potenziale turistico del poker dal vivo e la competitività dei satelliti online, la SRIJ accoglie con favore la possibilità di lavorare su una strategia per promuovere il Portogallo come destinazione di riferimento per il poker dal vivo, attirando eventi attualmente in svolgimento, ad esempio in Spagna o nel sud della Francia. E perché no in Italia! “In Portogallo, l'iniziativa di organizzare tornei di poker su base territoriale spetta alle società concessionarie delle aree di gioco, e sono quindi queste società che potranno portare i tornei internazionali di poker nel Paese. D'altra parte, queste società hanno obblighi legali e contrattuali legati alla promozione turistica delle rispettive aree di gioco, quindi il collegamento tra turismo e attività di gioco, soprattutto nell'ambito della promozione esterna del Paese, è già previsto e assicurato.”

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