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Poker player e scommettitori cechi lanciano una petizione contro le nuove tasse sui giochi

07 settembre 2023 - 13:32

L’associazione ceca di poker player e scommettitori ha lanciato una petizione contro la tassazione delle vincite dei giocatori superiori a 50.000 corone proposta da alcuni parlamentari.

Foto Pixabay

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“Se non siete d'accordo con la proposta del governo di assoggettare all'imposta sul reddito le vincite annuali dei giocatori superiori a 50.000 CZK, potete aderire all'iniziativa dell'Associazione dei giocatori di poker e scommesse firmando la nostra petizione!”. E all’appello hanno già risposto circa 1.400 tra poker player, bettor, gamer in generale di tutti i verticali legali della Repubblica Ceca. L’argomento che ha già fatto discutere l’abbiamo trattato ieri. La petizione vuole sensibilizzare il Parlamento a fermare una delle proposte del cosiddetto pacchetto di ripresa, che il governo ha recentemente inviato alle camere, che intende ridurre il limite per l'esenzione fiscale delle vincite derivanti dai giochi d'azzardo. Il passaggio da 1.000.000 di CZK all'anno a 50.000 CZK praticamente uccide le velleità anche dei recreational player. Anche chi gioca per diletto, insomma, rischia di dover pagare tasse esose e di operare sempre in perdita. 

“Secondo l'attuale proposta, sulla quale i parlamentari hanno cominciato a discutere, ciò significherebbe che le vincite dei giocatori che superano la soglia di 50.000 corone annue complessivamente sarebbero soggette all'imposta sul reddito. L'Associazione dei Giocatori di Poker e delle Scommesse Odds è fortemente in disaccordo con questa proposta”, hanno spiegato. 

Quindi l’invito: “Se condividete questa opposizione e volete unirvi alla richiesta che il limite per l'esenzione delle vincite del gioco d'azzardo dall'imposta sul reddito venga mantenuto all'importo attuale di 1.000.000 di CZK, firmate la petizione.”
L'elenco dei firmatari della petizione non sarà pubblicato da nessuna parte. La petizione nel suo complesso sarà trasmessa esclusivamente al Parlamento della Repubblica ceca e al Ministero delle finanze della Repubblica ceca.

Come avevamo sempre ipotizzato ieri, alcune lobby ceche si erano già messe in moto per cercare di stroncare sul nascere la proposta. Non è un’operazione di lobby pura e cioè mirata a tutelare interessi di parte. In questo modo viene ucciso il gioco in tutte le sue forme e si spingono i player verso la rete illegale. 
Tuttavia abbiamo anche approfondito l’evidente inapplicabilità dei registri che i giocatori dovrebbero tenere in base alle loro attività di gioco e che lo Stato non riuscirebbe mai a controllare. Staremo a vedere. 

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