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Alian Dario Stia, il mindset prima di tutto per superare i limiti mentali e di vincita nel poker

16 aprile 2021 - 15:18

Alain Dario Stia, dagli up and downswing alla crescita nel poker fino a sbarcare su Twitch e ora sui tavoli BetBull. 

Scritto da Cesare Antonini

Romano ma di origine svizzere, 28 anni e una vita già incentrata sul poker nonostante qualche up and down swing dai quali, però, ha imparato molto e, adesso, vuole mettere a conoscenza di tutti le sue conoscenze sul gioco. E se dietro c’è un certo Roccoge Palumbo, campione del mondo Wsop, player della prima ora del poker d’Italia e fortissimo reg da sempre, un motivo ci sarà. E’ il nuovo arrivo Alain Dario “atuttashit” Stia in casa BetBull.it dove, appunto, condurrà una serie di streaming online su Twitch dove incontrerà gli utenti e mostrerà il suo approccio al poker.

Ma conosciamolo meglio: “Sono più un giocatore online, amo anche il poker live ma è molto più impegnativo a livello di spese senza contare la solita differenza abissale che ha la varianza tra le due modalità. Se esco per un evento dal vivo devo marginare il più possibile e anche se in generale in alcuni field la partita è molto più facile spesso conviene poco”.

Cosa proporrai in streaming sul tuo canale Twitch “Alain922”? “Partiremo con il domenicale del network iPoker dove gira BetBull.it e dove gioco già da molto tempo e trovo perfetta per i tornei e anche per il cash game su alcuni livelli. Dopo il 100 euro c’è un ottimo torneo il lunedì e poi tornerò a giocare il giovedì mentre il cash è previsto per sabato. Molta attenzione c’è anche per i Twister, specialità che amo molto e dove penso si potrà fare bene”.

Torniamo a conoscere Alain, nella vita lavori e vivi col poker? “Assolutamente sì, anche se ho anche altre entrate queste sono molto minori rispetto a quello che produco giocando. E gioco da quando potevo, in pratica, forse anche prima. Ho swingato tanto già in vita mia, sono riuscito a vincere anche più di 200mila euro per poi scendere vertiginosamente. In carriera mi è capitato anche di caricare 25 euro e di ritrovarmi poco dopo con 40mila sul conto. Ho ottime basi matematiche e un ottimo intuito. Ma per me è molto cruciale la gestione emozionale che non è semplice e anche lo stile di vita”. Mens sana in poker sano? “Sì devi avere una vita regolare assolutamente e il detto anche se non diceva così mi piace”.

Come sei cresciuto? “Ho sempre provato a confrontarmi coi migliori giocatori che hanno siti di coaching video, ho analizzato e visto tantissimi video su YouTube - prosegue Alain  - ho anche comprato i solver ma non ci passo mai tante ore al giorno. Su alcune mani, però, sia Pot Limit Omaha che No Limit Hold’em, che mi intrigano e che voglio approfondire, li trovo molto utili per crescere. Qual è il mio main game? Diciamo che gioco tantissime varianti altrimenti mi annoierei a fossilizzarmi su una sola. E questo comportamento è molto Ev+, significa che sai nuotare in tutte le acque se sai giocare a più format. Preferisco comunque Plo Heads up, Plo 6max cash, Heads up, 6Max Nlh e i Twister. Gli mtt prevalentemente Nlh”.

Va di moda fare le classifiche nel poker in questo periodo. Chi ti piace di più come player, a chi ti sei ispirato maggiormente? “Ho sempre più guardato all’estero per crescere. Prima osservato molto Phil Galfond specialista assoluto in Plo, ancora prima Viktor Bloom, Isildur1, poi Fedor Holz come livello assoluto. In Italia ovviamente Dario Sammartino e Mustapha Kanit”.

Il livello sembra già altissimo. Dove vuoi arrivare, quali ambizioni coltivi? “Vorrei incrementare il bankroll per crescere di livello e allargare lo streaming a più possibilità ancora. Streammo da poco ma credo di avere ottime possibilità di crescita. Twitch è una piattaforma più dura e selettiva che ti permette di crescere meno rispetto a YouTube o TikTok, sono algoritmi assai differenti. La qualità di gioco c’è e, come avete premesso, un buon giudizio me l’ha espresso il mio mentore Rocco Palumbo che conobbi ad un Ept a Barcellona e, da lì, ha iniziato a seguirmi e, spero, ad apprezzarmi”.

Ripercorrendo la nostra chiacchierata pare di capire che il lavoro che va fatto sia più quello sul mindset per favorire la tua crescita: “Sì, devo lavorare su questo. Fare le cose con costanza per produrre al massimo. Proprio Roccoge mi ha consigliato un corso di mental coaching per superare quei blocchi mentali che impediscono di prendere le migliori decisioni. Siamo tutti in grado di ricevere consigli ma un conto è ascoltare un conto è metterle in pratica davvero. Anche a livello di autostima se si arriva a vincere determinate somme c’è il rischio di autosabotarsi a livello mentale e di non riuscire a crescere. L’obiettivo è migliorare proprio in questo”, conclude Alain Stia!

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