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Charlie Carrel: 'Il poker genera dopamina, tanti pro ne sono dipendenti e non lo sanno'

20 ottobre 2021 - 08:14

Charlie Carrel vince la bankroll challenge ma avverte: 'Attenzione la dopamina che il poker rilascia quando tutto va bene è una droga pesantissima'. 

Scritto da Gt

Charlie Carrel ha completato la sua bankroll challenge, trasmettendo in streaming ogni secondo in diretta sul suo canale Twitch. Il britannico ha trasformato $50 in $10,000, emulando Doug Polk che ha completato una sfida simile un paio di anni fa, dando speranza a migliaia di giocatori di recreational players. La domanda ora è: Carrel vorrà trasformare i suoi $10k in $100k? Nel poker dal vivo ci vorrebbe un po' più di tempo, non c'è che dire.

L'intera sfida ha richiesto a Carrel poco più di tre anni e, come detto, se la sfida ora si sposterà sui tavoli dal vivo quanto ci potrebbe volere? Le scommesse sono aperte.

Un paio di settimane prima che Carrel raggiungesse il suo obiettivo di $ 10.000, ha pubblicato un interessante post su Facebook sul perché i giocatori trovano così difficile smettere. Ora che lui stesso ammette di aver "smesso di giocare a poker” o comunque di aver rallentato molto, dice anche di aver capito perché i “pensionati” del poker sembrano sempre tornare ai tavoli.

“Il poker offre così tanto rilascio di dopamina. Il nostro cervello ci premia quando vinciamo un piatto, quando le persone vedono quanti soldi abbiamo, quando guadagniamo follower. Ho vinto somme da 7 cifre all'anno, ho viaggiato per il mondo, ho giocato ogni giorno e avevo tantissime persone intorno che si congratulavano costantemente con me. È innegabile che il poker ci faccia stare bene quando tutto va bene”.
Ma c’è il risvolto della medaglia: "... la dopamina è una droga infernale, e penso che sia un tipo di dipendenza in cui la maggior parte dei giocatori di poker (soprattutto di alto livello) non sono consapevoli di essere coinvolti”, l’amara confessione di Carrel.

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