GGPoker fa impazzire i reg: ‘Ai tavoli high stakes solo su invito’
La poker room online che ha acquistato le World Series of Poker ha deciso di chiudere l’accesso libero ai pro ai tavoli cash game a puntate alte.
Per giocare ai tavoli high stakes cash game di GGPoker, d’ora in poi, ci vorrà un invito da un host privato come se si dovesse entrare in una partita in un club o in un home game clandestino.
La notizia ha subito scatenato la reazione indignata di tanti giocatori che non hanno preso benissimo la decisione della room.
Ma andiamo per ordine. Il sito di poker online di proprietà dell’Nsus Group, che ha recentemente completato un acquisto delle World Series of Poker, ha deciso che tutti i giochi sopra i $10-$20 saranno solo su invito. I giocatori, come detto, dovranno prima contattare un host per essere approvati e sedersi a uno dei giochi.
Prima di passare alle critiche, proviamo a capirne le ragioni. Il motivo potrebbe essere la protezione dei fish e dell’ecosistema. Gli “squali” mangiano i “pesci” troppo in fretta e se dovessi pescare la classica “balena”, allora, gli “share” mangerebbero ancora più velocemente.
Tuttavia, i giocatori forti cercheranno sempre qualche tavolo facile e sarà sempre difficile capire quando un pesce sta diventando squalo. E chi sarà in grado e con quale diritto, di decidere chi può essere ammesso o no? Ovviamente la room può decidere qualsiasi cosa del suo business come ogni casa da gioco. Ma sarà naturale aspettarsi qualche problematica o ritorsione da parte dei player.
Così sono arrivate molte critiche, anche se, sul forum TwoPlusTwo, un portavoce di GGPoker ha dichiarato che il cambiamento è avvenuto su richiesta dei giocatori stessi.
Allora, perché in tanti hanno criticato l’azione della room accusandola di politiche monopolistiche? Secondo alcuni, la strategia è spingere i reg verso puntate più basse dove la card room online può fare più rake ancora e gestire meglio i recreational player senza rischio che gli squali si mangino tutto.
Un altro utente ha commentato: "Di fatto uccide il sogno che le persone hanno di guardare i reg di puntate alte che si sfidano per un sacco di soldi, sperando di finire nei loro panni un giorno: la stessa strada che ha preso il poker dal vivo, rendendo praticamente obsolete tutte le partite pubbliche con puntate alte, lasciando che una piccola quantità di persone che controllano il gioco raccolga tutti i soldi dai giocatori occasionali che reclutano nei loro ambienti a porte chiuse".
Quale sarà il prossimo passo? Costringere i giocatori tight a pagare penalità per non aver Vpip (i soldi che si investono volontariamente pre flop nei piatti) e, viceversa, a chi ha un tasso troppo alto di questa statistica di essere bannato?
"tutto questo è abbastanza triste, il poker online era la vera meritocrazia," ha osservato un giocatore su Twitter. "Se pensavi di essere il migliore, potevi sederti nella lobby contro i più forti e sfidarli high stakes. Ora la politica sarà come quella dal vivo".