I bot e i bari di partypoker saranno bannati sia online che live
La decisione di Juha Pasanen, responsabile dell'integrity: i bot e i bari di partypoker saranno bannati sia online che live.
La scorsa settimana, Juha Pasanen, responsabile dell'integrità del gioco di partypoker, ha annunciato che chiunque sia stato bannato per aver barato sulla room online sarà bannato anche dai tornei Live organizzati e sponsorizzati dallo stesso brand come il Millions, Ppc e Grand Prix Tour.
Non si tratta di una grossa innovazione: PokerStars l’ha sempre applicata come regola nei suoi tornei live come Ept o minori.
In ogni caso il provvedimento arriva dopo l’esplosione di polemiche tra players, prevalentemente high stakes, comunque, che si sono iniziati ad accusare tra loro suscitando una discussione molto accesa.
"Una delle nostre filosofie fondamentali su partypoker è ricreare l'emozione di un'esperienza di poker dal vivo quando giochi online", ha scritto Pasanen in un post sul blog della room. "Allo stesso modo, sarebbe negligente da parte nostra promettere un ambiente di gioco divertente e leale nei nostri eventi online, se quegli stessi imbroglioni sono in grado di sedersi di fronte a te ai nostri tavoli dal vivo".
Pasanen ha aggiunto che lui e la sua integrità sono molto grati ai giocatori che segnalano attività sospette ai tavoli. La sua squadra, ha detto, rileva oltre il 90% di "attività fraudolenta" attraverso i propri metodi, ma qualsiasi aiuto da parte dei giocatori per riempire quella piccola percentuale che rimane scoperta sarebbe assai apprezzato.
"Non importa quanto possa sembrare banale un potenziale problema, segnalalo al team di Game Integrity e ti garantiamo che indagheremo a fondo sulla questione", ha confermato Pasanen. Quasi come la Polizia quando cerca un malvivente: "Qualsiasi informazione può essere utile per le mie squadre di ricerca e i tuoi rapporti ci aiutano a costruire un quadro più completo dei giocatori o dei gruppi su cui stiamo indagando".
Allo studio anche blacklist globale del poker online in cui i siti potrebbero unire le loro liste di giocatori bannati. Un po’ come accade per i casino dal vivo da anni. Forse per le room online potrebbe essere più complesso anche se, coi sistemi interattivi, dovrebbe risultare più semplice comunicare i dati e fermare gli account sospetti.
Un’arma a doppio taglio questa politica che, però, partypoker vuole assolutamente perseguire. Sì perché potrebbero esserci room più spregiudicate o semplicemente meno attente a queste politiche dove i players “sospetti” potrebbero proliferare. Ma ormai la sala dal diamante arancione ha deciso. Si va avanti così.