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Trucco al Senato: ‘Liquidità globale poker online imprescindibile, più gettito, più sicurezza e meno frequenza di gioco’

15 febbraio 2024 - 11:56

Marco Trucco intervenuto come consulente relazioni internazionali alle audizioni informali al Senato alla sesta commissione finanze sul riordino di gioco online.

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Maggiore sicurezza, maggiore gettito e maggiore tutela al player con un gioco che si basa più sull’abilità che sulla fortuna e riduce anche la frequenza di gioco, uno dei temi più importanti toccati nel corso delle audizioni informali alla sesta commissione finanze del Senato italiano presieduta da Massimo Garavaglia. Sono i punti cruciali toccati dall’intervento di Marco Trucco, consulente relazioni internazionali per le poker room che vorrebbero entrare nel mercato italiano: “Mi hanno scelto per portare avanti queste tematiche perché ho lavorato per le principali sale a livello mondiale e voglio approfondire le informazioni già condivise nella memoria depositata da GGPoker ad hoc per queste audizioni che è nell’interesse di tutti”, ha esordito il manager. 

Trucco ha disegnato lo scenario attuale partendo da un excursus del poker online dot it: “Il poker è stato regolamentato nel 2008 come gioco di abilità in cui c’è un elemento di bravura e non solo di fortuna, un gioco peer to peer e non contro il banco - ha esordito Trucco - si partì da un 67% della raccolta di poker online, adesso il verticale genera il 4%. Questo perché? Alcuni studi dicono che i ragazzi preferiscono le scommesse al 47%, quindi casino, roulette, virtual e le slot al 25% mentre il poker continua a scomparire. Tuttavia è il gioco più complesso, più lungo, meno ripetitivo e meno praticato dai player problematici ma è stato soffocato da casino e scommesse.È anche il meno redditizio per le room perché i player spendono molto meno che negli altri giochi e per questo è stato abbandonato.”

Un gioco a livello tecnologico che ha ottenuto poca innovazione: “In questi anni i prodotti casino e scommesse sono stati spesso aggiornati mentre il poker dal 2011 non viene aggiornato se non limitatamente a qualche format di gioco nuovo. Del resto dal lancio 2008 per evitare problematiche tecniche il regolatore limitò le piattaforme di poker ai giocatori italiani non ammettendo le reti internazionali. Doveva essere una fase transitoria ma la restrizione temporanea non è mai stata superata per questo il gioco è crollato. I montepremi sono scesi e i player sono sono volati sulle piattaforme estere”, prosegue Trucco. 

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Perché aprire alla liquidità internazionale e quali sarebbero gli effetti positivi per il mercato e per l’erario? “Con un bando del genere varrebbe la pena per gli operatori internazionali di partecipare al bando di gara e offrire un prodotto competitivo. Se muore il poker legale ci sarebbe spazio solo per il gioco illegale. Non devono esserci timori perché verrebbero mantenute tutte le cautele e le restrizioni già previste. L’integrazione con le piattaforme internazionali non sposterebbe il limite da 250 euro che vige in Italia, verrebbero filtrati tutti i tornei e i nostri player non li vedrebbero e non vi parteciperebbero. Il poker tornerebbe competitivo e da nostre simulazioni si genererebbero 25M di gettito in più che in nove anni di concessione sarebbero circa 240M che è quasi quanto il Governo si aspetta di ricevere dal bando. Questo con una piccola modifica a livello legislativo e tecnico. Quasi tutti gli operatori italiani utilizzano piattaforme internazionali che sono state staccate dall’albero principale e significherebbe ricollegarsi ad esse.”

Trucco anticipa la domanda che, di solito, scatta quando si fanno questo tipo di considerazioni: “C’è qualche rischio? Io direi di no, anzi, con più player nelle pool è statisticamente più difficile frodare ed è più sicuro giocare. Se tutti i regolatori più rigidi e stringenti nel mondo come Germania, Belgio, Romania, Uk o Danimarca, hanno scelto la liquidità globale per il poker ci sarà un motivo.”

Il consulente internazionale lancia un ultimo appello: “L’Italia deve dare possibilità ad aziende italiane quale prodotto offrire sul mercato e condivido gli obiettivi scritti nella memoria di GGPoker. Gli italiani già giocano su app cinesi e siti di criptovalute dove i controlli sono pari a zero”.
Una domanda dall’aula: la problematica riguarda solo il poker? “Esistono già lotterie in cui i giocatori possono partecipare ad estrazioni europee. Il poker è differente perché la sfida e tra player e non contro il banco.”

Un altro concetto fondamentale è quello della frequenza di gioco: “I tornei hanno una frequenza molto più lenta rispetto ad altri, come dicevamo - spiega Trucco - se gioco 5 euro con 10 giocatori è molto differente se dovessi avere la possibilità di sfidare 150 giocatori con la stessa somma di buy in. Con meno player spenderei sempre di più. È fondamentale per il gioco responsabile.”
Al termine dell’intervento un commento del presidente Garavaglia: “Mi ha convinto!”. 

 

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