Il Dusk Till Dawn rimane chiuso nonostante l’ottima situazione del Covid-19 in quel del Regno Unito. Ha chiarito tutto Rob Yong, il proprietario della mitica poker room e casa da gioco di Nottingham, parlando su Twitter della situazione della sua attività.
Il motivo principale per mantenere chiuso il club è l'incapacità di offrire un'esperienza di poker dal vivo senza restrizioni a causa delle normative ancora vigenti per il contenimento del coronavirus.
Ma, come abbiamo scritto da più parti e sul sito specializzato Gioconewscasino.it, i casinò in Inghilterra e in altre parti del Regno Unito sono stati autorizzati a riaprire il 17 maggio, dopo essere stati chiusi da dicembre. Lo sblocco faceva parte della roadmap delle riaperture fissata in quattro fasi dal primo ministro Boris Johnson. Vale la pena notare che la roadmap di Johnson si applica solo all'Inghilterra. Scozia, Galles e Irlanda hanno tutte strategie di uscita simili che rispecchiano ampiamente ciò che sta accadendo in Inghilterra.
Pertanto, la diminuzione dei tassi di contagio e le morti giornaliere ridotte ad una cifra, grazie alla potente campagna di vaccinazione del paese, hanno fatto sì che il poker dal vivo sia tornato in gran parte del Regno Unito la scorsa settimana.
Yong, però, non crede che i divisori in plexiglass e le mascherine facciali favoriscano un'esperienza piacevole. Anche se riconosce che potrebbero essere necessari, non è così che vuole che il poker sia all'interno di Dusk Till Dawn. "Non vogliamo davvero fornire un’esperienza di poker in cui le persone giocano dietro il plexiglass o devono giocare in short-handed e indossare anche le mascherine. E se c'è un possibile rischio di trasmettere sul Covid, non apriremo", ha detto Yong su Twitter.
Yong ha chiuso a chiave le porte di Dusk Till Dawn prima che il Regno Unito entrasse in blocco nel marzo 2020 e ha sempre sostenuto che la sicurezza dei suoi clienti - e del paese in generale - viene prima di tutto, anche se questo significa tenere chiuso il club. Una posizione davvero nobile ed encomiabile. Questo non ha attirato le critiche dei players, anzi, tutti hanno sempre sostenuto che la scelta era quella giusta.
Certo, per tornare a giocare, adesso, al Dtd bisognerà sperare nelle scelte di Las Vegas che, arrivata a dati epidemiologici più o meno simili, ha rimosso plexiglass e distanziamento mantenendo comunque le mascherine e un po’ di distanziamento tra i tavoli. All’ottima gestione di Boris Johnson serve solo questo allentamento.