Non è assolutamente mia abitudine, però mi sono dedicato al primo trimestre degli introiti del casinò di Saint Vincent dove ho lavorato.
Il totale 15.795.307 dei quali per i giochi da tavolo 7.255.268 e per le slot 8.540.039; rispettivamente il 45,93 e il 54,07 percento. Fortunatamente ho rinvenuto dei ritagli stampa del 2022 e, quindi, mi sono spinto oltre e non è proprio la normalità; non chiedetemi il motivo, forse, consiste nel fatto che il trimestre mi ha invogliato più di un mese singolo a ragionare su quei pochissimi dati a mia disposizione.
Primo trimestre 2022: giochi tavolo 6.791.573 pari al 45,43 percento; slot 8.158.464 pari al 54,57 percento, un totale di 14.950.037. Quindi 463.695 per i giochi da tavolo e 381.575, per un totale di 845.270 pari al 5,65 percento.
Le presenze nel trimestre sono state 80.849 per il 2023 con un incremento sul trimestre dell’anno precedente di circa il 21 percento; erano state 66.734 salvo errori sempre possibili in quanto ricavati da piccoli ritagli di articoli e appunti diversi dei quali non ricordo nemmeno la motivazione per averli.
Relativamente al mese di marzo rilevo, da quanto ho potuto leggere, incrementi nello chemin de fer, nel poker nel black jack, nel craps; cali nella fair roulette, nella roulette americana e nel punto banco.
Per pura combinazione disponendo dei risultati di marzo 2022 ho notato la dimensione minima della roulette americana e, contemporaneamente, che la roulette francese continua ad essere assente.
Un sommesso commento me lo permetto non vedendo che la roulette tradizionale mi pare abbandonata forse anche quale intenzione di rimetterla in funzione.
Eppure i giochi tradizionali quali, appunto, la roulette e lo chemin de fer continuano, il primo anche a Sanremo e il secondo manca a Campione, almeno per ora.
Probabilmente si è indotti a pensare che due giochi simili, chemin e punto banco, possano compensarsi ma un successivo ragionamento potrebbe orientare ad un ripensamento.
Faccio cenno alla consistenza dei cosiddetti proventi accessori legati ai giochi francesi ed americani. Venezia docet e ci si può informare in merito.
In merito mi permetto anche di suggerire un discreto monitoraggio della proporzione tra giochi tradizionali e nuovi intendendo per questi ultimi gli americani, il tutto in funzione del richiamo alla consistenza richiamata in precedenza.
Ogni tanto mi piace approfondire dal punto di vista statistico rapportando i ricavi alle presenze e i risultati netti dei singoli giochi sempre con gli ingressi. In questa occasione lo propongo relativamente ai totali ma invito a farlo per i singoli, potrebbe essere interessante.
Così per dare una minima idea ho ricavato che ogni presenza ha apportato ai ricavi in media nel 2022, 224 euro e nel 2023, 195 euro. Ricordo ancora che si tratta di statistica, forse non è la storiella del pollo e dei due commensali come ho già scritto in altra occasione, ma è pur sempre una indicazione; al lettore il compito di approfondire se in possesso dei dati.
A volte la giusta preoccupazione per i costi, in specie quelli per il personale, potrebbe tendere a limitare la ricerca della differenziazione dell’offerta che deve tener conto dell’adeguamento alla domanda dei frequentatori. Una differenziazione che non dovrebbe sdegnare l’analisi rivolta a nuovi giochi, all’online e, in particolare, ai giochi da casinò che risultano i più richiesti.
Ho visto gli introiti del primo trimestre del casinò di Sanremo nel 2023. Giochi da tavolo, slot e totale. Rispettivamente 1,2, 9,8 e 12,1 milioni.
Quello che ho potuto trovare del 2022 eccolo: giochi da tavolo 1.1, slot 6,7 e totale 7,8.
Nel trimestre 2023 l’incidenza slot sul totale era 86,28 percento, questo anno 81 circa e 19 perento per i giochi da tavolo. Le presenze passano da circa 33.300 a circa 44.000.
Certamente è poco ma il convento ha questo e non di più!