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Casinò Campione, silenzio e incertezza dopo le dimissioni del responsabile sicurezza

20 settembre 2024 - 11:38

Nessuna novità o comunicazione, dopo le dimissioni del responsabile della sicurezza del Casinò Campione d'Italia Mariano Savo.

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Si è diffusa assai rapidamente la notizia, mercoledì 18 settembre, delle dimissioni dall'incarico specifico del responsabile della sicurezza del Casinò Campione d'Italia Mariano Savo, dimissioni motivate e comunicate per iscritto all'amministratore delegato Stefano Silvestri.
Come noto, infatti, le dimissioni di Savo arrivano a pochi giorni dall'aggressione ai danni di alcuni dipendenti (e oggetti) della Casa da gioco a opera di due clienti, che avevano poi proseguito la loro notte “brava” anche nella piazza e in un bar di Campione d'Italia.
 

Ma dopo le dimissioni, ci sono stati sviluppi? L'abbiamo chiesto direttamente a Savo, che così risponde: “Dopo aver inviato la mia lettera non ho ricevuto alcun tipo di comunicazione da parte dell'azienda. Per quanto si tratti di dimissioni con effetto immediato, in quanto non ho gli strumenti per poter lavorare e onorare le responsabilità che mi sono state attribuite, per senso di responsabilità sono tuttora disponibile, almeno in attesa di essere contattato dall'azienda”.

C'è da ricordare, parlando di sicurezza, che l'episodio dello scorso fine settimana è purtroppo solo l'ultimo (si spera) di una serie, e che anche lo scorso 30 giugno alcuni dipendenti erano stati minacciati di morte e un addetto alla sicurezza aggredito nell'ambito di un altro episodio di violenza che aveva reso necessario chiedere l'intervento dei Carabinieri. “Allora – ricorda Savo – io ero in ferie, ma pure in quell'occasione chiesero a me di relazionare sull'accaduto”.

Savo lavora da anni al Casinò, già da prima della chiusura dello stesso nel 2018. E dopo la dichiarazione di fallimento del Casinò (poi revocata, come ampiamente noto) “ero stato l'unico, assieme a un collega, a  occuparmi a titolo gratuito, su richiesta dei curatori fallimentari e dietro impegno formalizzato con lettera formale, della custorda del Casinò e di tutti i beni e i valori in esso rivenuti e che sono stati tutti consegnati ai curatori stessi, che mi hanno ringraziato meravigliandosi dell'impegno profuso, appunto gratuito. Ho consegnato le chiavi dell'edificio ad Ambrosini quando la società era poi tornata in bonis”.

Al momento della riapertura, Savo era stato assunto con l'incarico di coordinatore servizi generali e, non essendo previsto nel bando anche la mansione di addetto alla sicurezza, era stato l'allora amministratore unico Marco Ambrosini a chiedergli di occuparsi anche di essa, come figura nella lettera di assunzione. 
“Quella della sicurezza è una questione molto seria, da non prendere sotto gamba, il Casinò è come una banca anomala e per di più dalla riapertura non ci sono più neanche i controllori comunali”, segnala Savo.

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