Casinò Sanremo, le leve da usare per il rilancio dell'attività

I dati che rilevano, a mio parere, sono: la divisione tra proventi da giochi meccanici e quelli che provengono da giochi da tavolo; tra questi ultimi i singoli introiti netti e, per ultima, l’incidenza dei primi sul totale. Sicuramente non ci si può fermare e la continuazione consiste nella verifica dell’incidenza di ogni gioco da tavola sul totale di questi. Non è il caso di andare tanto indietro negli anni e, quindi, mi dedico al periodo prima e dopo la pandemia e della chiusura di Campione. 

Non posso che terminare col 2022 del quale ho a disposizione i singoli risultati. Sono convinto che il periodo indicato potrà fornire le necessarie informazioni sul trend del mercato nazionale e su quello domestico.
Non possiamo nascondere che il periodo della pandemia ha dato un notevole impulso alla concorrenza dell’online che nei giochi da casinò trova un apporto rilevante.

Segue la tabella riassuntiva suddivisa tra giochi da tavolo e slot. Per maggiore possibilità di confronto i risultati degli anni 2017 e 2019 sono posizionati accanto e precedono il 2018  a mente quanto ha riguardato il casinò di  Campione d’Italia.

Le percentuali di cui alla penultima tabella si riferiscono alla quota di mercato del casinò si Sanremo.

A questo punto mancano i proventi suddivisi allo stesso modo di quelli evidenziati relativi al 2023 per procedere ad una visione più completa anche se quanto esposto è in grado di fornire valide indicazioni.

Ancora non sono tutti! Sino a questo punto mi sono cimentato con quanto a mia disposizione che non è molto. 
Sicuramente vi sono dati che non posso conoscere e che sono indispensabili ma hanno necessità di un supporto, credo, con quanto esposto.

L’integrazione con elementi riguardanti il bacino di utenza solito suddiviso per tipologie di giornate se festive, prefestive o importanti manifestazioni per la Casa da gioco o per la cittadina, la domanda e la effettiva possibilità di soddisfarla, la composizione sia numerica che economica, la eventualità dei servizi da attivare e molto altro ancora ai quali c’è, purtroppo, da aggiungere la logistica per raggiungere, speriamo solo temporaneamente, la casa da gioco  non sono problemi di poco momento da tenere in evidenza.

L’articolo 19 del decreto legge n.318 del 1 luglio 1986 convertito in Legge n.488/86, dal titolo: Entrate speciali a favore dei comuni di  Sanremo e Venezia, recita al comma 1: “Le entrate derivanti ai Comuni di Sanremo  e Venezia alle gestione di cui al Rdl 22 dicembre 1927, n.2448 convertito dalla L. 27 dicembre 1928 n.3125, nonché al Rdl 16 luglio 1936, n. 1404 convertito dalla L. 14 gennaio 1937 n. 62, sono considerate, fin dalla loro istituzione, entrate di natura pubblicistica da classificarsi nel bilancio al titolo I, entrate tributarie. Non si dà luogo al rimborso delle imposte dirette già pagate”.
Il candidato sindaco al Comune di Sanremo, Gianni Rolando ha rilasciato la seguente intervista di cui riprendo una parte per me, discreto conoscitore del mondo dell’azzardo autorizzato, interessante.

“Il Casinò, non è una novità, rappresenta per le caratteristiche della città di Sanremo una grande opportunità da sfruttare a 360 gradi... Non sono contento dei risultati raggiunti perché penso si possa fare di più se si utilizzano  tutte le condizioni di favore che la nostra città possiede... Non critico l’attuale gestione, ma è nel mio Dna la ricerca finalizzata a un continuo cambiamento per l’ottenimento di un sempre migliore risultato compatibilmente con la realtà in cui operiamo. Ricerca, innovazione, professionalità, esperienza e idee ben chiare sul da farsi sono elementi importanti anche nell’attività legata al gioco d’azzardo.”

Per quanto posso conoscere dei risultati netti di gioco, ovvero mance escluse, è possibile consultare i dati in possesso dei controllori comunali tra l’altro pubblicati su internet. 
Ciò che credo utile evidenziare è la importante incidenza dei proventi slot machines sul totale. Indicativamente si potrebbe considerare in media negli ultimi esercizi totalmente lavorati si aggiri intorno al 70 percento.
Al tempo stesso non si può sottacere che, fortunatamente, è ritornata in esercizio la roulette francese tradizionale con discreti risultati mentre, al contrario, non si trova più lo chemin de fer pensando, forse, che il punto banco un gioco simile, possa sostituire l’altro.
Non desidero insistere sui numeri e nemmeno sul rapporto tra proventi netti e presenze che, mediamente, possono fornire una indicazione sulla qualità del gioco. Allo stesso modo non vado ad intaccare il capitolo relativo all’incidenza di ciascun gioco da tavolo sul totale di questi. Sono tutti e tutte impressioni  delle quali potrà rendersi conto personalmente consultando i dati che internet ha reso sono pubblici attraverso i bilanci pubblicati a norma di legge, ritengo.

Personalmente non sono riuscito a reperire i risultati del 2023 suddivisi nelle singole voci di entrata, ma quelli sino al 2022 sono più che sufficienti.
Ho apprezzato, leggendo l’intervista citata, il richiamo a ricerca, innovazione, professionalità ed esperienza; desidero soffermarmi un pochino su questi concetti giustamente, anche per mio conto, coniugati all’utilizzo alle condizioni di favore che la cittadina offre.

L’innovazione è stata consigliata da molti che scrivono delle case da gioco, più che altro di diversificazione a cui Sanremo si presta degnamente e forse anche di più e che già egregiamente esiste. Non parlo solo del festival della canzone o dei tornei di poker a beneficio della comunità e non solo della casa da gioco ma di quanto il clima e la tradizione possono offrire con la tranquillità di un investimento dal ritorno certo.

Ricerca è la sperimentazione di giochi nuovi, se possibile in esclusiva e che i  frequentatori  non conoscono, è lo studio accurato della concorrenza in relazione a prodotti e servizi che offre sul mercato e, quindi, un approfondimento del trend nazionale e non, in specie della vicinanza.

Professionalità intesa come un servizio offerto alla clientela esigente e che, appunto, nella qualità dell’impiegato di gioco trova la motivazione per la fidelizzazione e per la pubblicità “porta a porta” molto utile e gradita in una situazione in cui l’altra è vietata per legge.

L’esperienza consiste nella qualità più apprezzata dai giocatori che, presentandosi insieme e più numerosi del solito, allontanano la possibilità dei cosiddetti buchi causati da vincite non pareggiate dalle perdite. Non dimenticando mai che le perdite sono una forma di pubblicità ad un costo ragionevolmente accettabile.

Desidero chiudere tornando alla professionalità ed esperienza che unitamente forniscono la base della multifunzionalità con la quale si è in grado di adeguare l’offerta alla domanda in qualunque momento e, dalla premialità salariale sulla base dei giochi praticati, si giunge con facilità ad una condizione lavorativa tale da permettere la continuità, anche se non per la tipologia dell’offerta, di una politica produttiva adeguata al mercato e alla domanda. 

Mi permetto chiudendo di richiamare l’attenzione sui proventi aleatori per la rilevanza degli stessi sulla misura, più o meno ampia, delle entrate tributarie che non possono essere coniugate se non con il fattore occupazionale.
Mi sono permesso di corredare il presente con dati ed elementi che da sempre raccolgo. Logicamente ho elaborato i più recenti ed invito a controllarne l’esattezza che, posso garantire, sono esclusivamente quelli che risultano da bilanci ed altra documentazione consultata. 
Assolutamente non intendevo e nemmeno intendo suggerire o altro, ho voluto cimentarmi, e non è la prima volta perché l’ho fatto per Campione e Saint Vincent in occasioni ben differenti da questa in discorso. 
Scusate, ma i miei trascorsi lavorativi nel campo delle case da gioco e l’attuale disponibilità della rivista gioconews.it a ospitarmi, unitamente alla mia innata curiosità mi danno l’impulso a scrivere quanto precede.