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Consulta: 'Ricapitalizzazione Casinò è funzione politico-strategica'

11 aprile 2022 - 13:23

Ecco la sentenza della Corte costituzionale che annulla la sentenza di condanna per i consiglieri regionali che avevano votato la ricapitalizzazione del Casinò di St. Vincent.

"Non spettava allo Stato, e per esso alla Corte dei conti, terza sezione giurisdizionale centrale di appello, adottare la sentenza 30 luglio 2021, n. 350, che, in parziale riforma della sentenza della Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Valle d’Aosta, 25 ottobre 2018, n. 5, ha accertato la responsabilità amministrativa, con conseguente condanna per danno erariale, dei consiglieri regionali della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste che hanno votato per l’approvazione della deliberazione del Consiglio regionale del 23 ottobre 2014, n. 823/XIV, di ricapitalizzazione della società per azioni a totale partecipazione pubblica Casinò de la Vallée spa".

Lo si legge nella sentenza della Corte costituzionale con la quale si "annulla per l’effetto la sentenza della Corte dei conti, terza sezione giurisdizionale centrale di appello, 30 luglio 2021, n. 350, nonché tutti gli atti e i provvedimenti consequenziali o comunque connessi", sentenza con la quale si condannavano 18 consiglieri regionali, in carica e no, a risarcire 16 milioni di euro alla Regione Valle d'Aosta per i finanziamenti da essa concessi alla società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino tra il 2012 e il 2015.

Secondo la Consulta, infatti, è "evidente che l’approvazione della delibera consiliare del 23 ottobre 2014, n. 823/XIV, contenente la ricapitalizzazione della società a totale partecipazione pubblica che gestisce il Casinò di Saint-Vincent, pur dando vita a un atto formalmente amministrativo, costituisce, da parte dei consiglieri regionali, esercizio di una funzione riconducibile a valutazioni di ordine eminentemente politico-strategico, inerenti all’autonomia decisionale dell’organo politico della Regione Valle d’Aosta, in quanto tali esenti da responsabilità, in base all’art. 24 dello statuto".

 

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