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Crisi ucraina rafforza il franco: stipendi a Campione sotto la lente

10 marzo 2022 - 14:49

A causa del conflitto tra Russia e Ucraina il franco si rafforza rispetto all'euro: le conseguenze e gli scenari per il Casinò Campione, da sempre soggetto alle oscillazioni del cambio.

Scritto da Amr

La crisi mondiale, scaturita dall'invasione russa dell'Ucraina, ha rilanciato la corsa all'acquisto di beni rifugio, tra i quali annoveriamo sicuramente il franco svizzero.

Il suo valore rispetto all'euro è cosi sceso per la prima volta sotto la parità (0,99, anche 0,97), ma anche considerando il dichiarato sostegno della banca centrale svizzera, in realtà lo scostamento rispetto alla situazione pre crisi Ucraina (1,05) sembra realmente minimale, come se la sostanziale parità tra euro e franco svizzero sia , in realtà, un limite invalicabile.

Per il nostro settore dei casinò nazionali, il maggiore impatto lo subisce notoriamente il Casinò di Campione di Italia, che, grazie a una politica virtuosa, ha riposizionato a circa 3.800 franchi lo stipendio medio di base (circa 3.600 euro al momento della definizione del contratto), ma che ha, come azienda italiana, il bilancio in euro.
Quindi, senza che ci sia stato chiaramente alcun "aumento di stipendio", oggi lo stipendio medio base viene riposizionato intorno ai 3.725 euro.

È evidente quindi la difficoltà di gestione aziendale per un casinò esposto ai mutamenti dell'assetto macroeconomico di riferimento, come è stato per anni il Casinò di Campione d’Italia.

Un esempio per capire meglio come il “tema cambio” possa essere condizionante.
Quello che oggi viene considerato insostenibile economicamente e cioè un "super-stipendio" di 6.000 franchi, nel periodo pre-crisi 2008 (dicembre 2007) con il cambio di allora a 1,67 sarebbe stato pari a 3.592 euro.
Addirittura inferiore allo stipendio base di oggi se espresso nella valuta euro!

Negli ultimi dieci anni il "crollo" del cambio euro/franco svizzero (dal 1,67 del 2007 fino al 1,51 del 2010 per concludere con la sostanziale parità attuale) ha creato enormi difficoltà a Campione d'Italia e lo Stato, consapevole della dimensione “nazionale” del problema (e difficilmente risolvibile localmente) con ben tre interventi legislativi (2015/2016/2017), ha cercato di dare un apporto considerando l'enorme impatto negativo creato. L'intervento del 2017 (trentennale) con un contributo annuo fino a 10 milioni di euro è oggi fondamentale per la stabilita' economico-finanziaria del Comune. che si è impegnato, con il Casinò, nell'implementazione di un piano di risanamento e rilancio. Il 6 giugno la parola sarà data al Tribunale di Como e ai creditori per l' auspicata omologa del piano in continuità.

 

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