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Qualità o quantità, il dubbio dei casinò

20 settembre 2022 - 11:44

Nell'ottica del rilancio dei casinò, una disamina, dati alla mano, sull'evoluzione dei singoli giochi negli ultimi anni.

Scritto da Mauro Natta

Al n. 54 dell’ordine del giorno del Consiglio regionale della Valle d’Aosta del 21 e 22 settembre 2022 è dato leggere l’interrogazione del consigliere della Lega Stefano Aggravi riportata anche da gioconews.it del 13 settembre.
Oggetto dell’interrogazione: Interlocuzioni con il management della Casino de la Vallée Spa in ordine al progetto di rilancio annunciato dal suo amministratore unico.
L’interrogazione in discorso prende avvio dalle seguenti dichiarazioni dell’amministratore unico Rodolfo Buat:  “... pensare già oggi ad un progetto di rilancio che avrà inevitabilmente dei costi e che tutto ciò richieda l’impegno finanziario di un soggetto privato. Il che comporta sviluppare il segmento congressuale... e trovare un partner per la gestione della sala Evolution oggi non utilizzata”.
La problematica che riguarda il gioco è indubbiamente l’utilizzo della sala Evolution.
Se per rilancio si può intendere una nuova impostazione di un programma questo  potrebbe, a mio personale parere, riferirsi alla politica produttiva tanto da ritornare a procurare entrate consistenti per la Regione. Se ben ricordo si poteva leggere anche nel decreto istitutivo del casinò di Saint Vincent nel lontano 1946.
Mi scuso per il richiamo storico e tento di individuare le motivazioni che potrebbero aver invitato a programmare il rilancio per cui l’interrogante si rivolge al presidente della giunta Erik Lavevaz e all’assessore competente, Luciano Caveri, per avere notizie se ne hanno già parlato con il management. Ne riparleremo dopo il 22 settembre, spero, dopo la/e risposta/e.

Totale ricavi

2017

2019

Differenza

Differenza%

Saint Vincent

57.343.802

60.630.886

2.297.084

5,26%

Venezia

90.594.191

92.800.744

2.206.553

2,41%

Sanremo

44.790.434

44.431.593

- 358.841

- 0,80%

 

2017

Venezia

Saint Vincent

Campione

Sanremo

Giochi tavolo

39.242.423

25.020.113

27.004.141

10.274.443

Slot machines

51.351.768

32.323.689

64.146.136

34.515.991

Totale ricavi

90.594.191

57.343.802

91.150.277

44,790.434

presenze

788.908

362.967

672.351

205.012

 

2019

Venezia

Saint Vincent

Campione

Sanremo

Giochi tavolo

40.354.233

23.731.197

 

8.893.923

Slot machines

52.446.511

36.899.689

 

35.537.170

Totale ricavi

92.800.744

60.630.886

 

44.431.593

presenze

701.790

344.915

 

191.715

 

Saint Vincent

2017

2019

differenza

note

Giochi tavolo

25.020.113

23.731.197

- 2.278.916

- 9,14%

Slot machines

32.323.689

36.899.689

4.576.000

14,16%

Totale ricavi

57.343.802

60.630.886

2.297.084

5,26%

presenze

362.967

344.915

- 18.052

- 4,97%

Allo scopo di presentare un raffronto ho scelto due periodi ante pandemia dove le case da gioco hanno potuto operare appieno, salvo quella di Campione d’Italia chiusa dal luglio del 2018.
I risultati di altri periodi non sarebbero stati di dodici mesi e, personalmente, non sono al corrente di quanto tempo siano stati operativi.
C’è un dato da rilevare che ritengo importante: nel 2021, ricordando che subirono delle interruzione causa pandemia, l’unica casa da gioco con la roulette francese tradizionale operante è stata quella di Venezia.

Mi pongo una domanda alla luce dei precedenti risultati: qualità o quantità?  Ed una seconda: la qualità esiste ancora?
Certamente sto utilizzando dati del tutto provvisori ma, non credo di essere molto lontano ipotizzando che nel periodo nel quale Campione era chiuso (2019) la qualità abbia preso una strada diversa da quella della Valle.
 

 

2017

2017

2019

2019

Chemin de fer

2.208.145

4.595.769

1.251.870

4.794.112

Punto banco

5.249.799

7.757.365

5.061.095

9.606.440

 

Saint Vincent

Venezia

Saint Vincent

Venezia

Pur con un anno non interamente lavorato 2021: chemin de fer Saint Vincent 851.465, punto banco 4.102.905, chemin de fer Venezia 3.027.795, punto banco 7.514.035. 
Pare emergere per Saint Vincent un calo, bene inteso provvisorio stante i due periodi scelti, di qualità stante il solo incremento dei ricavi slot. I periodi, in aggiunta a quanto precede, hanno l’intento di evidenziare l’anno nel quale il casino di Campione d’Italia era chiuso. E i risultati attesi sono quelli che mettono in risalto in quale direzione è ipotizzabile la clientela di Campione può aver parzialmente rivolto la propria l’attenzione: chemin e punto banco hanno colto il modo di convivere.
Ma penso di aver trovato anche nel Disciplinare tra Regione e gestione della casa da gioco una ulteriore motivazione relativa alla interrogazione in discorso. A mio avviso non potremmo sottacere il dettato dell’art.4 del citato disciplinare che al comma 2 recita: “ Nuovi giochi, per un periodo limitato e sperimentale di durata non superiore ad un anno, potranno essere affidati a terzi previa autorizzazione della Giunta regionale. La direzione e la conduzione di detti giochi rimarranno comunque nella responsabilità di Casino Spa”.
E al comma 1 dello stesso articolo possiamo leggere: “Le attività di gioco devono essere esercitate direttamente da Casino Spa, che non può delegarle a terzi”.
Il richiamo ulteriore all’art. 4 del Disciplinare, consultabile su internet, mi pareva necessario per meglio comprendere il tema in parola: “ Le attività accessorie e complementari non collegate direttamente all’attività produttiva... escluso il cambio assegni di cui all’art. 5, possono...  essere affidati a terzi, a seguito di preventiva informazione a Regione”. 

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