Regolarità del gioco nei casinò, alla ricerca della migliore soluzione
L'analista di gaming Mauro Natta torna a interrogarsi sulla migliore metodologia per il controllo della regolarità del gioco nei casinò.
Scritto da Mauro Natta
Foto di Henrik Hjortshøj su Unsplash
Ho letto con soddisfazione su gioconews.it del 23 novembre, e con successiva nonché prevedibile connessione dovuta alla curiosità da parte mia, quanto dichiarato da Paolo Giovannini per le sue esperienze in quanto ex manager di case da gioco e che ho conosciuto per molto tempo.
Rammento a Saint Vincent dove ebbe inizio la sua carriera, mi pare nel 1968 quando ero lì dal 1959; mi trovo completamente d’accordo per quanto dichiarato – la mia curiosità però non mi lascia scampo – non posso fare a meno di porgli, indirettamente, una domanda.
Avendo letto che “per l’attento controllo delle autorità in possesso della licenza all’esercizio del gioco d’azzardo è garantita la regolarità del gioco e la tutela del giocatore” alla luce delle esperienze passate vorrei chiedergli in quali mezzi, procedure o altro consiste la migliore metodologia per il controllo sulla regolarità del gioco e, conseguentemente, degli incassi.
Relativamente al Disciplinare vigente, sino al 2033 come posso leggere, salvo successive variazioni, riguardante la gestione del Casinò di Saint Vincent, e in particolare per quanto al controllo vorrei conoscere se, per quanto al conteggio delle mance, è preferibile effettuarlo tavolo per tavolo anziché per totali perché quest’ultimo non fornisce le indispensabili, a mio modo di vedere, garanzie come ho cercato di dimostrare in altri articoli.
Perché, convinto sostenitore che la regolarità del gioco si controlla anche con il raffronto tra mance ed introiti per ogni gioco unitamente al rapporto tra contanti cambiati direttamente al tavolo e gli introiti e altro ancora
come ho sempre narrato, gradirei conoscere se quanto sostengo, conoscendo di non essere il solo, è sorretto da un suo parere autorevole.
Non posso esimermi dal dichiarare, al termine di quanto precede, che siamo in completo accordo per quanto rileva nella gestione delle case da gioco con un'irrinunciabile condizione: l’esperienza e la professionalità del management le uniche condizioni alle quali si rende possibile e utile una gestione mirata al raggiungimento degli scopi per i quali gli enti pubblici sono state autorizzati ad esercitare il gioco d’azzardo in deroga alle norme del codice penale. Le entrate che ne derivano, stante la loro natura giuridica, stanno a motivare la situazione e le relative esigenze.
Il controllo in parola è comunque irrinunciabile quanto la descritta qualità!