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Relazione Finaosta su gestione Casinò St. Vincent, chi l'ha vista?

22 giugno 2024 - 09:47

L'esame della relazione sulla futura gestione possibile del Casinò di Saint Vincent tarda: il supporto dei dati per capire innanzitutto i fronti sui quali intervenire per il rilancio.

Scritto da Mauro Natta
© Mostafa Meraji / Unsplash

© Mostafa Meraji / Unsplash

Forse non mi sono accorto che i tempi della politica hanno subito uno snellimento. Però potrebbe essere benissimo così perché, considerando che ci avviamo alla fine del mese di giugno, con le ferie estive in arrivo, malgrado l’invito del consigliere di Rassemblement Valdotain Stefano Aggravi al presidente della quarta commissione Sviluppo economico Roberto Rosaire, dello studio commissionato alla società di revisione Ernst&Young dalla Finaosta prima incaricata in merito alla possibile gestione futura del Saint Vincent Resort & Casino dopo il periodo concordatario non se ne parla né in commissione né, ancor meno, in consiglio. Qualcosa mi è sfuggito e, forse, non solo a me.

Tra amici ne avevamo parlato parecchio tempo addietro e avevamo parlato di tre modalità gestionali: pubblica ovvero la continuazione dell’attuale, privata intendendosi l’apporto del capitale societario e mista a maggioranza privata. Ci fu chi obiettò che si poteva anche prevedere una maggioranza pubblica e la vendita.

Alla maggioranza pubblica obiettai che il privato non l’avrebbe mai accettata perché investire capitali significa poterli monitorare e seguire in proprio onde ricavarne un utile, cosa che non sarebbe stata accettata in quanto ritenuta impossibile restando in minoranza.

Relativamente alla vendita mi trovai a giustificarne l’impossibilità perché il proprietario non può essere che l’Ente pubblico trattandosi di una deroga alle disposizioni del codice penale in tema di gioco d’azzardo.

Il discorso cadde sulla situazione del mercato nazionale, su come procedevano le case da gioco italiane, su quale possibile e prevedibile impatto poteva rappresentare il gioco online dopo il periodo pandemico. Rilevava nel discorso su quali basi avrebbe potuto essere supportato il futuro del casinò de la Vallèe aggiungendo alla situazione il divieto di pubblicità che avrebbe potuto significare un maggior peso dei costi ai quali era indispensabile trovare un supporto nei ricavi.

Forse perché ero il più anziano, forse perché tutti erano a conoscenza dei miei trascorsi lavorativi, sta di fatto che mi trovai a narrare quello che avrei pensato di fare come studio preparatorio a una strategia da seguire con le idee abbastanza chiare. Ciò ancora prima di porre attenzione alle tipologie gestionali; anticipando la mia preferenza alla gestione da parte di una società a capitale privato e a determinate condizioni che la proprietà si riserverà di contrattare in occasione della concessione.

Lo scopo prioritario consiste a mio avviso nella ricerca di un modo di incrementare gli introiti con una particolare attenzione alla qualità e a ciò che ne consegue.

Quali possono essere le iniziative da assumere? Innanzi tutto occorre considerare, nel caso in esame, la posizione geografica, la composizione del normale bacino di utenza, la possibilità di ampliare, diversificandola, l’offerta e non solo di gioco.

In altri termini si rende necessario supplire alle negatività della posizione molto probabilmente con l’apporto di capitali che, forse, per la proprietà rappresenterebbero un onere abbastanza gravoso considerato il dovere nei confronti dell’interesse generale.

Chiaramente le argomentazioni portate sino ad ora non esprimono un gran che e l’apporto di numeri potrebbe, se più ricco, rendere l’idea in modo più completo.

Relativamente agli introiti posso disporre di quelli dal 2017 al 2023 ma suddivisi tra derivanti da giochi da tavolo e da slot machines. Non ho quello dei singoli giochi da tavolo e neppure dell’ultimo bilancio appena approvato.

Al momento mi devo accontentare di un dato statistico che, a bocce ferme, pare confermare, tra il 2022 ed il 2023, una certa continuità di frequentazione.

 

Proventi

2017

2019

2021

2022

2023

slot

32.323.689

36.899.689

17.360.253

33.428.110

38.162.665

Giochi tavolo

25.020.113

23.731.197

13.221.374

28.971.944

31.265.221

totale

57.343.802

60.630.886

30.581.627

62.400.054

69.427.886

presenze

362.967

344.915

155.795

295.599

327.790

 

Intr./presenze

2017

2019

2021

2022

2023

slot

89,05

106,98

111,43

113,09

116,42

Giochi tavolo

68,93

68,80

84,86

98,01

95,38

totale

157,99

175,79

196,29

211,10

211,81

 

L’anno 2018 vedeva il casinò di Campione d’Italia chiuso dal luglio e sino al gennaio del 2022, ecco la motivazione per la quale non ho esposto i dati di Saint Vincent.

Le tabelle precedenti lasciano individuare che gli introiti delle slot sono leggermente superiori a quelli dei giochi da tavolo; il rapporto introiti/presenze ne fa emergere l’incremento proporzionale.

La rilevanza dei proventi derivanti dai giochi da tavolo si evince dal fatto che le mance, il cosiddetto provento aleatorio, si verificano nei primi e ciò ha una sua importanza specifica. In buona sostanza la parte alla quale rinunciano i dipendenti tecnici della casa da gioco a favore della gestione, concorre, tramite l’effetto positivo sul conto economico, ad incrementare il quantum che la gestione si impegna a versare al concedente e proprietario Ente pubblico.

In conclusione del brevissimo ragionare del tutto occasionale, senza approfondire oltre lo stretto necessario, occorre la disponibilità di capitali per dar corso a un programma di investimenti che, tramite una accurata verifica della situazione e del mercato, siano in grado di incrementare i ricavi in una ottica che ne preveda da un lato il ritorno e dall’altro una oculata incidenza dei costi sul conto economico. Questo è stato il brevissimo chiacchierare con i miei amici del bar e ritengo di aver trattato solo l’indispensabile per essere compreso da tutto, lo spero.

Poiché ero incamminato per quella strada e, essendo patito dei numeri e di ciò che rappresentano a mio modo di vedere, anche nell’occasione ho provato a portarli a conoscenza di chi mi stava ad ascoltare conscio del fatto che, tra tutti, potevo essere il più informato. Così mi sono allargato alle quote di mercato e alle tipologie di giochi da tavolo praticati. Il riassunto della mia esposizione a voce che riporto mi pare sia stato compreso e, andando a memoria, non mi sono discostato da quanto segue.

 

proventi

2018

2019

2020

2021

2022

Roulette fr.

3.190.381

4.710.412

340.115

 

 

Trente et qu.

610.683

253.344

- 32.958

 

 

Chemin de fer

1.220.080

2.491.426

563.478

851.465

3.109.605

Black jack

2.993.022

5.231.521

1.504.467

1.789.322

3.662.013

Fair roulette

5.486.489

1.808.466

3.430.399

4.795.371

8.817.310

Roulette amer.

2.106.269

5.061.128

921.864

880.541

1.532.750

Punto banco

4.667.403

36.899.689

3.194.902

3.027.795

7.742.729

Slot machines

34.763.229

1.824.451

17.737.262

17.360.253

33.428.110

poker

1.883.565

 

1.445.024

1.442.559

2,974.552

Hold’ Em

 

 

 

 

 

poker cash

 

 

 

 

 

Poker tornei

212.135

 

 

 

 

craps

705.730

1.098.577

573.074

434.321

1.132.985

totale

57.838.986

60.630.885

29.677.628

30.581.627

62.400.054

Quota mercato

23,73%

30,64%

31,30%

28,56%

24,87%

presenze

350.676

344.915

170.775

155.795

295.599

 

Quote mercato

2017

2018

2019

2021

2022

Giochi tavolo

24,64%

26,11%

32,52%

32,29%

30,29%

Slot machines

17,73%

22,37%

29,55%

25,78%

21,53%

totali

20,20%

23,73%

39,64%

28,56%

24,87%

presenze

17,89%

22,17%

27,85%

28,87%

20,46%

 

Una sola osservazione mi ha colpito: la domanda se ai miei tempi la roulette francese era praticata in modalità fair. C’è stato chi, ricordandomi in divisa da lavoro dopo le 12 e conoscendo il motivo, mi ha domandato se lo chemin de fer durava sempre allo stesso modo.

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