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Risanamento ex casinò Lido Venezia, fine lavori a settembre

11 luglio 2022 - 15:26

Pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Venezia determinazione sul risanamento dell’ex casinò del Lido, ultimazione dei lavori prevista entro il 22 settembre 2022.

Scritto da Redazione

 

Prosegue, da parte del Comune di Venezia, l'impegno per il risanamento del palazzo dell’ex casinò del Lido, utilizzato come sede estiva della casa da gioco della città fino agli anni Novanta, poi chiuso con l'apertura della sede di Ca’ Noghera in terraferma.

 

Un recupero di cui si parla ormai da anni, con tanto di ordine del giorno alla Camera dei deputati, messo fra gli obiettivi di governo del sindaco Luigi Brugnaro.

 

Nell'albo pretorio del comune è infatti comparsa una determinazione del dirigente Area lavori pubblici mobilità e trasporti relativa al secondo stralcio dei lavori, che trasformeranno l'ex casinò in un centro congressi oltre a confermarlo come sede accessoria della Mostra del cinema di Venezia.

 

La determinazione è relativa all'approvazione di una perizia suppletiva e di variante, rimodulazione del quadro economico, impegno di spesa e relativo accertamento d’entrata,  che porta il quadro economico complessivo a una somma di 11,9 milioni di euro.

 

Per effetto dei lavori variativi il tempo utile per l’esecuzione dei lavori viene prorogato di 120 giorni e quindi la loro ultimazione è prevista entro il 22 settembre 2022.

 

 

UN PO' DI STORIA – Secondo quanto ricostruisce il sito arte.it, il Casinò del Lido fu realizzato nel 1938 nella zona delle Quattro Fontane, sull'area in cui sorgeva il vecchio forte che fu in parte demolito e in parte incorporato. Oltre al Palazzo del Cinema, inaugurato l'anno prima, il progetto iniziale dell’ingegner Eugenio Miozzi prevedeva anche una piscina coperta, che però non fu mai completata.
La monumentale casa da gioco in stile razionalista era dotata di innovativi impianti di raffreddamento e di riscaldamento, ed era collegata al Palazzo del Cinema e all'Excelsior da un percorso sotterraneo.
L'interno fu decorato con marmi e vetri artistici realizzati da rinomate fornaci della laguna, e i suoi spazi furono distribuiti prevedendo appositi transiti per il personale.

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