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Tar: 'Norme su assistenza sanitaria a campionesi in vigore, stop a delibere giunta'

03 maggio 2023 - 16:59

Il Tar Lombardia annulla le delibere della giunta regionale sull'assistenza sanitaria ai residenti a Campione d'Italia.

Scritto da Amr
Foto di Tingey Injury Law Firm su Unsplash

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"La normativa" nazionale in materia di assistenza sanitaria ai residenti a Campione d'Italia "è ancora in vigore e non può pertanto essere disapplicata dalla Regione mediante l’adozione di provvedimenti amministrativi con essa contrastanti. Se la Regione lo reputa opportuno potrà richiedere allo Stato una modifica di tale normativa o potrà, qualora si ritenga competente, adottare essa stessa norme primarie che modifichino il regime sopra descritto; in mancanza, anche Regione Lombardia non potrà far altro che applicare la normativa attualmente vigente".

Con questa motivazione il Tar Lombardia ha accolto, con una sentenza, il ricorso presentato dall'avvocato Barbara Marchesini in prima persona, in qualità di cittadina dell'enclave (successivamente anche il Comune aveva presentato un ricorso analogo, ma risulta che non avesse poi depositato l'istanza di fissazione dell'udienza) e con la quale si chiedeva di annullare le delibere della giunta della Regione Lombardia aventi per oggetto l'assistenza sanitaria ai residenti a Campione d'Italia. Più in dettaglio, quella del 16 novembre 2021 con la quale è stata dato mandato alla Ats dell’Insubria di comunicare alle autorità elvetiche interessate, la cessazione di tutti i servizi assistenziali e di tutte le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate in Canton Ticino a favore dei cittadini residente nel Comune di Campione d’Italia, a decorrere dal 15 dicembre 2021 per l’assistenza domiciliare e dal trentesimo giorno dopo la fine dello stato di emergenza Sars-COV-2 per tutte le altre prestazioni mediche; e quella del 26 aprile 2022 con la quale vengono rinviati al 30 aprile 2023 i termini previsti dalla Dgr XI/5502 del 16 novembre 2021 in attesa dell’esito dell’incontro tra le istituzioni italiane esvizzere e viene prevista una compartecipazione volontaria per i cittadinicampionesi che intendono continuare ad avvalersi delle strutture sanitariesituate nel Canton Ticino.

Da ricordare, ma il ricorso è precedente, che una nuova delibera della giunta (risalente a metà aprile 2023)  ha posticipato a fine settembre il termine ultimo della sperimentazione prevista con la delibera del 26 aprile 2022.

Il giudice amministrativo ha evidenziato che la normativa nazionale tuttora in vigore impone l’erogazione dell'assistenza sanitaria ai cittadini italiani che si trovino all'estero ai quali sono stati equiparati, considerata l’eccezionale collocazione geografica del Comune di Campione d’Italia, i cittadini residenti nel territorio di tale Comune.

Le deliberazioni assunte da Regione Lombardia sono state dunque dichiarate in contrasto con la predetta normativa dello Stato la quale prevede espressamente che, per ottenere le prestazioni sanitarie non erogate in loco dagli enti del servizio sanitario nazionale, i residenti nel comune di Campione d’Italia hanno diritto di rivolgersi alle strutture elvetiche, sulla base di specifiche convenzioni stipulate dal sindaco.

Vengono conseguentemente meno i presupposti di applicazione degli attuali provvedimenti di natura strettamente temporanea con i quali Regione Lombardia ha previsto che i residenti nel Comune di Campione d’Italia, per ottenere l’assistenza sanitaria non erogata in loco dalla Ats competente ma comunque garantita alla generalità dei cittadini italiani, debbano rivolgersi alle strutture sanitarie operanti sul territorio italiano oppure, sino al 30 aprile 2023 (termine come detto prorogato a fine settembre), a strutture operanti sul territorio elvetico, corrispondendo però, in questa seconda ipotesi, uno speciale contributo aggiuntivo a carico dei campionesi che se ne vogliano avvalere.

Si torna dunque, pare di capire, al sistema precedente, quando i campionesi potevano accedere alla sanità svizzera senza pagare contributi anche se gli scenari, anche per quanto riguarda la copertura dei costi sostenuti per curare in Svizzera i residenti a Campione d'Italia,  sono ancora da definire con chiarezza.

Intanto, l'avvocato Marchesini commenta così la sentenza: "Sono lieta che il Tar abbia accolto il mio ricorso dichiarando l’illegittimità di delibere che ritenevo fortemente penalizzanti per i cittadini campionesi e lesive del nostro diritto alla salute".

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