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Targhe estere di campionesi: ' I casi leciti e i rischi di infrazione'

19 marzo 2022 - 08:57

L'Agenzia delle dogane e dei monopoli chiarisce quale sia l'uso lecito di veicoli con targhe estere da parte dei residenti a Campione d'Italia.

"La problematica attinente ai veicoli in possesso di residenti campionesi ma immatricolati con targa svizzera è dovuta al fatto che, in base alle convenzioni internazionali, i veicoli sono da considerare un bene nazionale nel paese di immatricolazione".

Lo chiarisce la sezione di Como dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, intervenendo sulla questione dell'utilizzo da parte dei campionesi di targhe estere, con una nota oggetto di relazione in consiglio comunale da parte del sindaco Roberto Canesi.
Adm ritiene che, "con riferimento esclusivo ai veicoli immatricolati con targa svizzera da soggetti campionesi prima dell'ingresso di Campione d'Italia nel territorio doganale Ue - 1 gennaio 2020 - non possa essere sostenuta una contestazione relativa a illeciti doganali, mentre tale impostazione non sarebbe comunque applicabile nel caso in cui i veicoli, appartenenti a soggetti stabiliti in Campione d'Italia, fossero immatricolati con targa svizzera in data successiva al 31 dicembre 2019, nel qual caso si ricadrebbe senza dubbio alcuno nella fattispecie illecita (contrabbando).

Adm precisa infine che queste valutazioni "presuppongono che i suddetti veicoli circolino nel territorio nazionale, posto che la loro circolazione nel territorio di qualsiasi altro paese aderente alle cennate convensioni (tra i quali si annoverano sia la Svizzera che gli altri stati membri dell'Unione europea) ben potrebbe essere considerata irregolare e come tale sanzionabile".

 

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