Casinò, l'omicidio di Bruno Caccia nel libro 'I soldi della P2'
Dal 7 ottobre in commercio il libro di Beccaria, Repici e Vaudano che racconta la storia della P2, con un occhio anche ai casinò.
Si parla anche di gioco, nel libro di Antonella Beccaria, Fabio Repici e Mario Vaudano (edito da PaperFirst) "I soldi della P2 - sequestri, casinò, mafie e neofascismo, la lunga scia che porta a Licio Gelli", in commercio da oggi 7 ottobre.
Ripercorrendo la tragica storia di tre magistrati, uno dei quali, Bruno Caccia, stava indagando anche su traffici nei casinò di Saint Vincent, Campione d'Italia e Sanremo.
Ecco i loro nomi: Vittorio Occorsio, trucidato a Roma dai colpi di mitra di Pierluigi Concutelli; Bruno Caccia, ammazzato a Torino da un commando ‘ndranghetista ancora non identificato; Giovanni Selis, miracolosamente scampato ad Aosta a una bomba piazzata sotto la sua auto, isolato dai colleghi, morto suicida pochi anni dopo.
Cosa accomuna questi tre magistrati? Tutti hanno toccato i fili dell’alta tensione, tutti, nel corso del loro lavoro – svolto in anni complicati, tra depistaggi, collusioni, intrecci torbidi tra Stato, criminalità ed eversione – avevano scorto in filigrana un filo nero che legava il fenomeno dei sequestri a quello del riciclaggio di denaro; il mondo dei casinò a quello dell’eversione neofascista e della criminalità organizzata; le bombe al piombo di cui sono stati vittime.
E dietro quel filo nero, l’ombra inquietante della più grande holding criminale mai strutturatasi in Italia, con diramazioni tra Francia, Sud America e una pletora di paradisi fiscali sparsi in tutto il mondo: la P2.
E come un fantasma, nelle pieghe d’ombra di una storia che sembra pensata per il cinema, dove uomini per bene hanno sacrificato la loro vita per portare a noi un pezzetto di verità che in questo libro, pubblicato quaranta anni dopo la scoperta degli elenchi della loggia massonica, viene minuziosamente ricomposta, sempre lui: Licio Gelli.