skin

Gestione e andamento casinò, anche i 'furbetti' tra corsi e ricorsi storici

22 luglio 2024 - 09:59

Nei casinò sempre oggetto di grande attenzione la regolarità del gioco, come si evidenziava già all'inizio degli anni '90.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Nathan Anderson su Unsplash

Foto di Nathan Anderson su Unsplash

Questo terzo articolo della serie “corsi e ricorsi storici” che ha già avuto una prima e una seconda puntata è meno leggero nel contenuto, però, allora erano argomenti all’ordine del giorno e, forse, interessano anche oggi.

Per quanto inerisce a fatti criminosi accaduti o presunti tali a danno delle Case da gioco, a prescindere da ogni altra considerazione, immediatamente si deve notare:

- che i proventi di gioco e quelli aleatori si possono controllare con gli elementi contabili e di riscontro normalmente rilevabili giornalmente quali:
a) contanti cambiati alle casse e ai tavoli;
b) integrazioni dei tavoli (qualità e quantità);
c) importo delle mance dei singoli giochi e dei singoli tavoli;
d) percentuali e raffronti tra i dati precedentemente indicati.

Si può dar corpo ad un controllo incrociato con valenza giornaliera e/o nel lungo periodo; i rilevamenti che ne derivano sono attendibili.

Certamente – e possono  essere opposti al ragionamento che precede – certi fatti che possono compiere i “furbetti”. Ad esempio allo chemin de fer, ai danni della cagnotte e/o delle mance; intervenendo nel modo dovuto si può mantenere un rapporto corretto tra introiti e mance. Non si deve sottacere la percentuale mance/introiti inversa alla importanza della cagnote e della partita.

Esistono modalità integrative di controllo pur potendosi prevedere i controlli a vista e non solo le telecamere che verranno introdotte dalla legge sulla istituzione e regolamentazione delle Case da gioco.

Una puntualizzazione è d’obbligo! Il giocatore/cliente (a volte non tutti lo sono) si avvede di ogni irregolarità commessa al tavolo o, purtroppo, ritiene di essere in grado di avvedersene. 

Tra queste ne esistono anche a danno dei soli clienti (cambio di gettoni per placche con lo changeur che potrebbe essere posto nella condizione di monetizzare la differenza, direttamente o tramite il cassiere esterno). In tal caso si corre il rischio di perdere uno o più clienti, sicuramente si danneggia l’immagine della Casa da gioco.

Negli altri giochi, in specie la roulette, le rilevazioni statistiche, giornaliere e non, conferiscono un più rilevante supporto al controllo che, opportunamente integrato, diviene più completo e probante.
Esistono svariati trucchi usati sistematicamente e/o sporadicamente; per i primi si può eliminare il vizio, per i secondi lo si può fare efficacemente allorquando non tutti sono storti.

Nella roulette, allorché certi fatti si verificano, è meno probabile che si danneggi l’immagine a meno che gli stessi siano commessi a danni dei clienti, ad esempio doppi cambi, vincite procurate da annunci fasulli, ecc., Si tratta di ben altro allorquando si paga all’uno anziché all’altro.

Le telecamere, se obbligatorie per legge o introdotte, come a Sanremo in accordo con le Ooss., apporteranno un miglioramento delle condizioni operative; un discorso a parte, non intervenendo una normativa obbligatoria, dovrebbe essere fatto per il privè.

Una proposta, sempre che possa rientrare nei piani di sviluppo: una Società di gestione che preveda nel proprio Statuto la possibilità di emettere azioni ai sensi dell’art. 2349 del codice civile, forse si cadrebbe nell’azionariato operaio che non mi pare essere in vigore nella legislazione vigente.

Il tutto dovrebbe essere visto, in ogni caso, nell’ottica di contenere i costi di gestione.

Chiaramente l’argomento, come  anticipato non è affatto piacevole per molti, ma non mi potevo assolutamente permettere l’omissione di fatti che, purtroppo, avvengono.

Per poter ulteriormente prendere visione del trend dei proventi delle case da gioco aggiungo i risultati arrotondati, ad esclusione delle presenze facendo notare che quelle di Sanremo non comprendono quelle alle slot.

Il contenuto delle tabelle rispecchia abbastanza sensibilmente l’andamento dei gioco francesi in calo mentre quelli americani ivi comporese slot sono in incremento, forse per la novità?

Venezia

1989

1990

1991

1992

1993

g. francesi

70,5

71,0

76.1

68,4

59,7

g. americani

3,8

4,2

4,4

25,0

37,5

presenze

406.416

389.869

362.402

507.135

486.376

Totale proventi

72,3

74,3

75,2

80,5

97,2

Saint Vincent

1989

1990

1991

1992

1993

g. francesi

99,9

114,7

111,0

107,4

05,4

g. americani

80,8

97,8

104,1

123,2

114,8

presenze

1.036.348

1.070.033

1.082.271

1.098.384

1.067.981

Totale proventi

180,8

212,5

215,1

230,6

210,2

Campione

1989

1990

1991

1992

1993

g. francesi

85,6

87,2

79,6

80,5

76,1

g. americani

30,0

35,7

42,2

53,7

62,0

presenze

442.365

422.369

433.035

436.627

389.891

Totale proventi

115,6

122,9

121,8

134,2

138,1

Slot machines

1989

1990

1991

1992

1993

Venezia

 

 

O,7

10,5

16,8

Saint Vincent

23,8

29,8

35,8

43,3

51,0

Campione

449.418

418.924

413.643

387.713

359.846

Sanremo

21,9

27,7

34,2

39,1

47,4

Potrebbe rappresentare un qualcosa in più della semplice curiosità, forse, quale  risultato su tutto il mercato nazionale, il raffronto tra introiti e presenze.

Mi riservo  un ulteriore articolo per ricordare una questione molto seria nota come “questione fiscale” conclusasi come rammento ma, a mio personale parere, poteva avere una conclusione con maggior riguardo alle entrate tributarie degli Enti periferici pubblici.

Altri articoli su

Articoli correlati