Mi sono riletto una parte dell’intervista all’ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, in argomento privatizzazione del locale casinò poi non andata in porto, con l’occasione si parlava dell'eventualità per Saint Vincent.
In precedenza avevo letto l’articolo dove si annunciava il rinnovo degli organi di controllo del casinò di Venezia; consiglio di amministrazione e collegio sindacale.
Sono rimasto colpito da una situazione risultante dalla citata intervista: “Una delle sue preoccupazioni maggiori era sulla possibile scarsa efficacia dei controlli, anche nei confronti della gestione...”.
Dire che sono stato impressionato mi pare poco in quanto la metodologia per il controllo indispensabile che consiste nel certificare la regolarità del gioco e degli incassi non occorre andare molto lontano. I controllori comunali al casinò di Sanremo ce ne forniscono un esempio che non credo sia completo relativamente alla tempistica della rilevazione.
È noto che il controllo è un mio chiodo fisso e resto in attesa di un sistema che ottenga ciò che da sempre descrivo ma in un modo diverso; non mi fa difetto la pazienza e spero neppure il tempo malgrado l’età.
Non mi dilungo sul come di rilevano i risultati di tutti i giochi da tavolo, di contropartita, di circolo o misti perché è un procedimento più che conosciuto e seguito.
Nemmeno desidero soffermarmi sulla necessità, per me inderogabile, del conteggio delle mance tavolo per tavolo, mi preme solo dimostrarne, nell’utilizzo della metodologia che conosco bene, la rilevanza dei dati da confrontare.
Risultato netto, mance, contante cambiato direttamente al tavolo dai giocatori; se ne ricava la percentuale tra mance e risultato netto, tra questo ultimo e il contante. Dal totale di tutti i giochi, ivi compresi quelli elettronici, si ottiene l’incidenza del gioco in esame sul totale dei ricavi netti di gioco.
L’avviso primario è quello del rapporto mance/introiti diverso dal solito e, relativamente ad alcuni accadimenti, potremmo anche ammetterne la eventualità sempre che si trovi la logica motivazione.
Segue l’incidenza del gioco sul totale e l’eventuale cambiamento a favore di un incremento nei giochi elettronici non del tutto normale, verificabile, se del caso, da un rapporto tra presenze e risultato netto.
Ma quello che maggiormente mi ha colpito è rappresentato, lo ripeto, da “Una delle sue preoccupazioni maggiori era sulla possibile scarsa efficacia dei controlli, anche nei confronti della gestione...”.
Non è mia intenzione suggerire e/o consigliare chi conosce ogni aspetto della questione in parola; allora perché non ripensare a quanto veniva evidenziato in alcuni disegni e progetti di legge presentati in Parlamento dal 1992 in poi i tema di case da gioco: adottare il sistema francese con la istituzione di un corpo dedicato al controllo per il quale viene espresso il dubbio relativamente alla scarsa efficacia.
Potrebbe costituire un parziale inizio il dar corso all’invito della Corte Costituzionale (n. 152/85) per l’emanazione di una normativa organica sulle case da gioco. Sarebbe, al momento e a mio avviso anche per evitare certi dubbi sulla efficacia, utile regolamentare il controllo in parola con una metodologia unica da seguire esclusivamente da parte dell’ente pubblico concedente.
Concludo con una osservazione che mi frulla in testa da qualche tempo e cioè per quale motivo, potendosi comprendere nel gioco fisico quello svolto nei casinò, non se ne parla. Forse in coda alla discussione che è in svolgimento al Parlamento per le altre forme di gioco legale.
Relativamente alla mia disponibilità a esaminare ogni metodologia di controllo a posteriori (tre o sei mesi) in parola, posso anticipare di essere ben felice di dedicarvi la migliore attenzione. Ammetto che può esistere ma non conosco un metodo diverso ragion per cui sarò ben felice di esaminare ogni elaborato. Ritengo, allo stesso tempo, di avere la dovuta e necessaria esperienza per procedere in un compito così impegnativo.
Per quanto al richiamo alle norme che ritengo utili a definire gli obblighi che derivano dalla tipologia delle entrate di cui trattasi mi riservo di presentare il quesito allo scopo di ottenere una interpretazione autentica.