Non si può ottimizzare un sito di casinò online se si ha paura di essere considerati irresponsabili. Dove ai team legal&compliance basta alzare un sopracciglio per mettere un veto a ogni proposta del marketing, si è sulla strada di una triste fine. Ogni tanto qualche sportellata bisogna darla.
Ecco alcune idee in regalo.
1. Aumentare di molto i valori di deposito suggeriti nel cashier. Se il deposito minimo è 10€ i valori suggeriti e selezionabili in un clic devono essere alzati a 1000€, 750€, 500€ etc. Non dev'esserci 10€. Si chiama effetto anchoring ed è dimostrato che suggerire cifre molto alte fa spostare il punto di riferimento e il cliente, in media, spende di più. È il meccanismo per cui nei bazar turchi il primo prezzo di un tappeto è dieci volte il valore reale: molti reagiscono offrendo solo la metà, convinti pure di fare un affare, invece lo pagano 5x.
L'obiettivo, qui, è ridurre la percentuale di depositi minimi.
2. Scoraggiare i prelievi. Ogni prelievo è un segnale di disengagement, soprattutto se lascia il balance a zero. Nella migliore delle ipotesi, il giocatore passerà di nuovo attraverso il pain point di un deposito. Nella peggiore, dovrà essere sollecitato con bonus e promozioni.
La tattica più comune è quella di ritardarli, ma è sbagliatissima. I giocatori ad alto valore pretendono prelievi veloci. Un'opzione valida, invece, è quella di eliminare ogni colore dal percorso di prelievo nel cashier. Tutto il cashout in bianco e nero, come la Bbc il giorno dei funerali della Regina Elisabetta. Esatto: è un messaggio di lutto, di tristezza, di perdita. Il bianco e nero rende l'esperienza del cash out vagamente sgradevole, in una maniera per cui il giocatore lo farà meno volentieri ma difficilmente lo percepirà o se ne lamenterà. Fate l'A/B test e vedrete.
3. Se avete una slot con diversi Rtp, impostare il retarget / recommend engine a promuovere la versione a Rtp più basso ai giocatori che hanno giocato a quella standard. (E lo so, questa è sporca.)
4. Sbagliare apposta. Immaginate di essere in una boutique in tempo di saldi, e di trovare un capo della nuova collezione etichettato a metà prezzo: trovereste irresistibile la tentazione di approfittare dell'errore. Se alla cassa poi vi dicessero che purtroppo l'etichetta è sbagliata c'è una certa probabilità che acquisterete il capo comunque per non far brutta figura. E se invece rinunciate, ma a quel punto il manager del negozio intervenisse a confermare lo sconto, quasi certamente lo comprerete. Quindi, mettere qualcosa in saldo "per sbaglio, ma apposta" alza notevolmente la probabilità che venga venduto, sia a prezzo pieno sia al prezzo ridotto (cioè in realtà al prezzo di pochi mesi dopo). Ora. Pensiamo ai depositi. A quale cliente si offre un deposit bonus, e quando? È una classica domanda da intervista per un Crm manager. La risposta classica è qualcosa tipo: si offre ad un giocatore inattivo che ha generato un buon profitto in passato e ha il conto a zero. Invece la migliore risposta che ho ricevuto è: si manda ad un giocatore che ha fatto il primo deposito il giorno prima, ha vinto e ha i soldi sul conto. Ma si fa finta che glielo si mandi per sbaglio. Qualcosa come: "Oggi per te un bonus deposito riservato ai giocatori di lunga data, codice cliente2019". Ecco l'etichetta sbagliata. Il giocatore penserà ad un errore e probabilmente proverà a depositare. Ha la predisposizione migliore per farlo data la vincita, che tra l'altro nella sua mente è già acquisita, quindi è possibile che depositi proprio quanto ha vinto. In realtà si tratta di fresh money: abbiamo innescato un nuovo deposito. È un inganno? Beh, no, è una promo. Il giocatore se ne può lamentare? Molto improbabile. Il team legal? Con le bombole d'ossigeno. Naturalmente, il Crm manager l'ho assunto su due piedi.