Le autorità di Hokkaido, la prefettura più settentrionale del Giappone, stanno ancora valutando l’idea di ospitare un resort integrato (Ir) con casinò, come modo per incentivare il turismo e rigenerare l’economia locale.
L’Organizzazione del turismo di Hokkaido “esaminerà la possibilità” che l’isola abbia quello che è stato definito un “Ir verde”, afferma il suo capo Kenji Koganezawa, secondo il corrispondente giapponese di GgrAsia.
L’idea è stata menzionata in un annuncio che includeva la fissazione di un obiettivo annuale per l’Hokkaido di attirare più di 10,4 milioni di turisti, rispetto agli 8,36 milioni ricevuti nel 2019, l’anno prima della pandemia di Covid-19.
Nel novembre 2019, il governatore dell’Hokkaido Naomichi Suzuki ha rinunciato all’occasione di presentare una proposta al Governo del Paese per ospitare un casinò resort come parte del processo di liberalizzazione del Giappone per tali attività. All'epoca, le preoccupazioni ambientali venivano citate come una delle ragioni per cui l'Hokkaido non portava avanti l'idea.
Ma la città di Tomakomai, un porto industriale economicamente ristretto nella prefettura dell’isola, ha parlato da allora delle ambizioni dell’Ir come parte di uno sforzo di rigenerazione. Nel dicembre 2022, una bozza del suo piano di politica pubblica per coprire gli anni dal 2023 al 2027 menzionava la promozione di una politica sui casinò-resort.
Nel maggio di quest’anno, lo studioso giapponese Toru Mihara, un eminente commentatore del processo di legalizzazione dei casinò in Giappone, ha dichiarato in un’intervista a GgrAsia: “Penso che ci siano alcuni investitori stranieri che sono ancora interessati ad alcuni mercati regionali, come Hokkaido o Okinawa”.
L'unico progetto di resort con casinò approvato per il Giappone finora coinvolge Osaka. Alla fine di settembre il Governo prefettizio ha firmato un accordo di attuazione con i suoi partner del settore privato.
Osaka Ir Kk è un'impresa che coinvolge l'operatore di casinò statunitense Mgm Resorts International, la giapponese Orix Corp e altri piccoli investitori.
Le autorità di Osaka avevano confermato all’inizio di settembre che il calendario previsto per l’apertura di un Ir di Osaka era stato posticipato di un anno, all'autunno 2030, e che il costo dell’investimento iniziale sarebbe aumentato di 190 miliardi di yen (1,20 miliardi di euro), fino a 1,27 trilioni di yen.