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Trump 47esimo presidente Usa: torna il 're' dei casinò

06 novembre 2024 - 10:49

Donald Trump trionfa nuovamente alle elezioni presidenziali Usa: gli scenari per casinò, scommesse e online.

Scritto da Amr

Dopo una durissima campagna elettorale, ricca di colpi di scena a cominciare dalla sostituzione in corsa, in casa democratica, tra Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, e dopo una lunga nottata di spoglio, nella quale però quasi subito si è capito quale sarebbe stato l'esito, il repubblicano Donald Trump si autoproclama, in attesa della proclamazione ufficiale: “Io, 47esimo presidente, fermerò le guerre”.
Anche se per pochi grandi elettori in più, Donald Trump, 78 anni, è di nuovo il nuovo presidente degli Stati Uniti. Uscito vincente dallo scontro con Hillary Clinton nel 2017) e perdente da quello con Joe Biden nel 2021, il magnate americano tornerà dunque alla Casa bianca per i prossimi quattro anni, dando peraltro ragione ai bookmaker che avevano scommesso sulla sua vittoria.

Come noto, le fortune di Trump sono iniziate proprio nel settore dei casinò, anche se con alterne vicende. 
Era il 1995 quando Trump fondò la Trump Entertainment Resorts, Inc. compagnia del settore alberghiero e del gioco d'azzardo avente sede nel Trump Taj Mahal, un hotel e casinò di sua proprietà e oggi chiuso, situato ad Atlantic City, nel New Jersey. Precedentemente conosciuta come Trump Hotels & Casino Resorts, a compagnia ha dichiarato bancarotta nel 2004, nel 2009 e nel 2014., Dal 2016 fino al 2017, anno della sua chiusura, la Trump Entertainment Resorts è stata una sussidiaria della Icahn Enterprises. Da parte sua, Trump non ha più avuto alcun ruolo formale della compagnia già dal 2011 ma questo trascorso gli è stato più volte ricordato al momento di scendere in politica e con ambizioni (peraltro realizzate) presidenziali. Era il 2016, per esempio, quando la Clinton lo attaccò frontalmente proprio sul piano imprenditoriale. In un comizio a Columbus, in Ohio, aveva esortato la folla: “Non possiamo lasciargli far fallire l'America come fossimo uno dei suoi casinò" e proseguito: “Guardate cosa ha fatto ad Atlantic City. Ha messo il suo nome su edifici, la cosa che preferisce fare. Ha convinto gli altri che le sue proprietà fossero un grande investimento in modo che sarebbero andati con lui. Ma ha organizzato ciò in modo che lui non avrebbe dovuto pagare, non importa quali fossero le prestazioni della sua azienda. Così, quando i suoi casinò e gli alberghi sono falliti a causa di quanto male li ha gestiti, lui si è allontanato ancora con milioni mentre tutti gli altri hanno pagato il prezzo. Oggi le sue proprietà vengono vendute, chiuse e vanno in pezzi”.

Tuttavia, anche se la sorti dei casinò Trump non sono state dei migliori, è innegabile che l'avventura politica del magnate ha avuto esiti ben più positivi. Ma quale America troverà ora Trump, al suo ritorno alla Casa bianca (come sempre l'investitura ufficiale ci sarà il 20 gennaio del prossimo anno)?
Per quanto riguarda il settore del gioco in denaro, c'è da dire che gli scenari sono profondamente cambiati dal 2017 a oggi. Innanzitutto nel 2018 la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la Paspa, che vietava la regolamentazione a livello federale delle scommesse sportive, aprendo così la porta alla possibilità di legalizzarle, possibilità colta da sempre più stati, che hanno anche legalizzato il gioco online, non necessariamente a scapito dei casinò terrestri, che hanno ampiamente colto queste nuove opportunità di business, stringendo partneship con operatori accreditati a livello mondiale.

C'è poi da ricordare che anche i casinò terrestri, commerciali o tribali che siano, sono regolamentati a livello statale, e che nel corso degli anni sempre più stati Usa hanno proceduto alla loro legalizzazione.

In questo contesto, alcuni analisti sottolineano il suo approccio favorevole alle imprese e che il suo trascorso suggerisce un’inclinazione verso la deregolamentazione, anche se le tendenze conservatrici della sua amministrazione potrebbero frenare la rapida espansione dei mercati del gioco d’azzardo o introdurre norme più severe sulle scommesse online.
Durante il precedente mandato di Trump, il suo approccio era generalmente di tipo “hands-off”, ossia di consentire agli Stati di stabilire le proprie politiche sul gioco d’azzardo, con il massimo esempio di questa politica culminato proprio con la sentenza della Corte costituzionale che aveva abolito la Paspa. 

Tuttavia, le incoerenze nella posizione della sua amministrazione, inclusa la reinterpretazione del Wire Act per limitare il gioco d'azzardo tra stati, hanno ha sollevato domande sulla visione di Trump per il settore. Ora, le sue previste nomine conservatrici in tribunale e nel governo potrebbero secondo alcuni frenare l’espansione del gioco d’azzardo o aumentare il controllo sul fiorente settore delle scommesse online. Ma, come ben noto, Trump è abbastanza imprevedibile e qualsiasi pronostico, fatta eccezione per quelli sulla sua elezione, rischia di essere smentito.

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