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Casinò Sanremo, a Meschiari il premio Semeria per la saggistica con 'Geografie del collasso'

10 ottobre 2022 - 10:46

Ecco tutti i vincitori del premio Semeria organizzato dal Casinò di Sanremo e il commento della consigliera Biale.

Scritto da Redazione
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Dopo aver premiato per la Narrativa Riccardo Nencini con l’opera “Solo” e aver consegnato i primi Gran Trofei a Enrico Vanzina, Elena Pontiggia e Mauro Baudino, il Premio Letterario Casinò di Sanremo Antonio Semeria” ha consacrato il gran Trofeo per la Narrativa a Pier Francesco Pingitore, il premio alla carrera al professor Aldo Mola e ha consegnato il premio alla Saggistica. Nel 2020 il “Semeria” ha attribuito il primo premio all’opera “La vergogna” di Annie Ernaux , attuale Premio Nobel per la Letteratura, nella traduzione di Lorenzo Flabbi , Casa editrice L’Orma.
 

Questa classifica finale per la sezione Saggistica:
Matteo Meschiari per l’opera “Geografie al collasso” (Piano B. Edizioni)
Luciano Mecacci per l’opera “Il caso Marylin" (Laterza)
Maurizio Grandi per l’opera “Sudamerica ferita" (La Torre) 

IL COMMENTO DI BIALE - “Abbiamo scritto un’altra bella pagina del nostro Premio,  un’eredità di valori che unisce  sempre più il Casinò alla città e al mondo letterario. Felicitazioni vivissime ai vincitori, grazie a tutte le nostre giurie e al pubblico che segue partecipe gli eventi del Casinò.  Appuntamento a tutti per la prossima edizione quella dell’importante decennale”, afferma Barbara Biale, componente del consiglio di amministrazione del Casinò di Sanremo. 
Importante intervento musicale del Maestro Diego Campagna.

I “Trofei”

Pier Francesco Pingitore, regista, autore, scrittore, Maestro” della cinematografia e del teatro nazionale, Premio Casinò di Sanremo 1905  per l’Opera “Confessioni Spudorate”. (Bertoni Editore)
Pierfrancesco Pingitore è un drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano. Nella sua lunghissima carriera, ha regalato grandi e fortunati programmi di intrattenimento ai telespettatori, fra tutti basti citare il fatto che sia il papà del Bagaglino. Giornalista iscritto all'albo dei giornalisti professionisti del Lazio dal 1962, redattore capo del settimanale Lo Specchio,  diventa autore e regista per cinema, cabaret e teatro. Nel 1965 insieme a Mario Castellacci ha dato vita alla compagnia de Il Bagaglino, firmando da questa data testi di canzoni come Avanti ragazzi di Buda ( purtroppo di grande attualità) e sceneggiature e regie di migliaia di spettacoli di cabaret teatrale e televisivo, ai quali hanno partecipato nomi importanti dello spettacolo italiano, tra cui Pippo Franco, Oreste Lionello, Maurizio Mattioli, Enrico Montesano, Pino Caruso, Gianfranco D'Angelo, Leo Gullotta, Pamela Prati, Gabriella Ferri, Laura Troschel, Maria Grazia Buccella, Martufello, Manlio Dovì, Morgana Giovannetti, Manuela Villa, Sonia Grey, Bombolo, Valeria Marini, Carlo Frisi e il duo Battaglia e Miseferi. Dal 1997 realizza anche alcuni film tv. Nel 2013 ha vinto il Premio Acqui Storia con il libro Memoria del Bagaglino. E’ commendatore al merito della Repubblica Italiana .
Motivazione per l’opera “Confessioni Spudorate”: per aver saputo creare  lo spaccato  di sei decenni di storia italiana guardando con realismo ma anche con leggerezza drammi ed emozioni, senza mai dimenticare il senso critico e il gusto dell’umorismo pirandelliano. Nelle quattro stagioni di una donna italiana si ritrova il Bel Paese, espresso dal Maestro di immagini e di contenuti di un mondo che va oltre il vero, con l’ansia di un rinascimento  a cui lungamente tendere.  

A Marco Follini, scrittore, editorialista, saggista, è stato assegnato  il Premio Casinò di Sanremo Antonio Semeria   per l’opera :”Via Savoia. Il labirinto di Aldo Moro. (La nave di Teseo)” che verrà ritirato il 15 novembre nell’ambito dei Martedì Letterari.

Premio alla Carriera allo storico professor Aldo Alessandro Mola, saggista, docente universitario, editorialista. 
È direttore del Centro Europeo Giovanni Giolitti, presidente del comitato cuneese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, dell'Associazione di studi sul saluzzese e del Centro studi e ricerche "Urbano Rattazzi" di Alessandria , contitolare della cattedra "Pierre-Théodore Verhaegen" dell'Université libre de Bruxelles. Editorialista del quotidiano Il Giornale del Piemonte e coordinatore editoriale de Il Parlamento italiano 1861-1992, Mola ha organizzato numerosi convegni di studi, specialmente per il Ministero della Difesa (Garibaldi, generale della libertà nel 1982, e la serie Forze Armate e Guerra di Liberazione). Direttore di collane di storia per vari editori, è, dal 1967, autore di saggi. Nel 2004 riceve il Premio alla Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Monarchico, è presidente di quella Consulta dei Senatori del Regno.
Motivazione: simbolo di profonda attenzione al recupero storico e storiografico, all’analisi del tessuto sociale e sociologico ricercando le motivazioni di scelte ed accadimenti in pagine scevre da limitazioni ideologiche ma fucina  di riflessioni e di analisi documentali.
Ha saputo trasmettere, come docente e come saggista, una visione del presente in perfetta adesione all’evoluzione di decenni e decenni di avvenimenti, che hanno riguardato l’ambito nazionale ma anche internazionale. Ha fatto della ricerca  storica il baluardo per una comprensione scevra da preconcetti di quello che avvenne senza tralasciare dubbi ed emozioni in un’Italia proiettata sempre verso nuove scelte che non possono prescindere né dall’ieri né dall’altrove. Studioso prima che docente ha trasmesso l’amore per la cultura  ai più giovani, perseguendo quell’azione maieutica dove la Storia continua ad essere magistra vitae.

Matteo Meschiari
professore associato all'Università di Palermo, dal 2015 insegna Geografia e Antropologia della comunicazione. Precedentemente, è ricercatore in Beni Demoetnoantropologici e insegna Antropologia culturale e Antropologia del paesaggio. Ha inoltre insegnato in Francia nelle università di Digione, Lione, Avignone e Lille. Oltre a numerosi articoli, ha scritto svariati libri di carattere saggistico e letterario: Sistemi selvaggi. Antropologia del paesaggio scritto (2008), Dino Campana. Formazione del paesaggio (2008), Terra sapiens. Antropologie del paesaggio (2010), Nati dalle colline. Percorsi di etnoecologia (2010), Spazi Uniti d’America. Etnografia di un immaginario (2012), Uccidere spazi. Microanalisi della corrida (2013), Geofanie. La terra postmoderna (2015), Antispazi. Wilderness Apocalisse Utopia (2015), Artico nero (2016), Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica (2017), Neghentopia (2017).

Luciano Mecacci
È uno psicologo italiano, già professore ordinario di psicologia generale presso la Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze. I suoi studi riguardano essenzialmente la psicofisiologia cognitiva e la storia della psicologia, con particolare riferimento a quella sovietica.Studioso dell'opera di Vygotskij, nel 1990 ha curato la prima traduzione mondiale integrale dal russo del libro Pensiero e linguaggio.Assieme a Anton Yasnitsky sta curando un'edizione critica del testo originale russo. Negli ultimi anni ha studiato il contesto politico e intellettuale fiorentino nel quale maturò l'esecuzione di Giovanni Gentile il 15 aprile 1944. Il risultato dei suoi studi in materia è confluito in un libro, pubblicato da Adelphi nel 2014 e intitolato La ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile.

Maurizio Grandi: Oncologo Clinico, ImmunoEmatologo, Bioetico, Etnofarmacologo.Direttore de La Torre, Torino Poliambulatorio, Scuola di Formazione in convenzione con le Università. Responsabile di ricerca sulla Biofisica ed Etnofarmacologia, Direttore del Master in Antropologia della Salute nei sistemi complessi del Cirps (Centro Interuniversitario per la Ricerca e lo Sviluppo Sostenibile). Già Direttore Scientifico RespHarma, Pharmacological Research, centro scientifico autorizzato dal Murst e dal M.A.F. (Ministero Agricoltura e Foreste), Torino. Premio “Pace nel Mondo”, Roma, Merit Awardee for Etnomedicine, University For Peace Foundation, 2018.Autore tra i numerosi volumi di“Droghe: ieri, oggi, domani. Tra antropologia e neuroscienze, cura e sballo”,“Fede e Scienza dentro le Sacre Mura. Appunti di un viaggio verso la coscienza”,“Dal segno al senso, tra salute, cultura e ben-essere”.

I premi speciali della giuria:
Targa “ Città di Sanremo “  a Franco  Fasano per l’opera:”Io amo. Dal muretto di Alassio al Festival di Sanremo. Dallo Zecchino d'Oro alle sigle per i cartoni animati. E non solo!"         Motivazione: per  aver raccontato l’amore verso la musica che si è concretizzato in brani che sono divenute icone della canzone italiana nel mondo. 

Menzioni 
Paolo Ciampi per l’opera “L’ambasciatore delle foreste" (Arkadia)
per aver ricordato la figura di George Perkins Marsh ambasciatore, intellettuale ecologista e la sua eredità: la volontà di  amare  il mondo che ci circonda, albero dopo albero, nella certezza che il futuro non è ancora scritto e che  questo pianeta si può ancora salvare attraverso  gli uomini che hanno la natura  e quindi la bellezza dentro, negli occhi e nel cuore. 

Alessandro Mazzerelli per l’opera “Il sogno di Don Milani “( Editrice Fiorentina) 
Motivazione: per aver saputo trasferire  l’esperienza  umana, religiosa e sociale di Don Lorenzo Milani fondante verso una dimensione egualitaria della società italiana, dove potesse trovare spazio l’attenzione per i più deboli ma anche l’attuazione di idealità e di valori basilari per una struttura democratica della comunità  più compiuta e matura.

Enrica Zinno  per l’opera “Favola Psiche Ambiente Può la favola salvare gli esseri viventi, l’Ambiente e il Mare soffocato dalla plastica?” (Phasar edizioni)
Motivazione: per aver accompagnato il lettore attraverso il transfer della favola in un viaggio salvifico per superare i grandi problemi del pianeta che affliggono l’uomo. Non è impossibile per ogni persona impegnarsi e vincere la sfida in sintonia con il proprio universo quello interiore e quello che ci circonda in attesa di quell’alba diversa che è il sogno che si avvera. 

Roberto Menia  per l’opera “10 febbraio dalle foibe all’esodo” (Pagine)
Motivazione: per il ricordo, la pietas, l’analisi storica che promana dalle pagine  scritte soprattutto in segno di presenza e di testimonianza. Il saggio è teso ad alzare il velo della storia su lacrime piante in silenzio e vicende umane spazzate dalla tempesta degli eventi, il cui giudizio storico  della comunità internazionale dovette attendere che si sedimentasse la polvere del tempo.  

Segnalazioni
Alessandro Carassale e Claudio Littardi per l’opera “Frontiera Judaica. Gli ebrei nello spazio ligure-provenzale dal medioevo alla Shoah" (Fusta editore) 
Motivazione: per la precisa testimonianza storica dei rapporti della comunità ebraica con il territorio ligure e per aver evidenziato come alle tradizioni dei mercanti ebrei si deve il fenomeno del paesaggio spostato con l’evoluzione dell’agrosistema, che arricchì di  cedri e  palme la Riviera di Ponente.
Raffaella Fenoglio per l’opera “Indomite in cucina Le ricette amate da Hermione Granger, Everdeen, Lisbeth Salander” (Trentaediztore)
Motivazione: per aver interpretato la creatività di alcune eroine letterarie anche nell’ambito della sperimentazione di gusti ed alimenti evidenziando come il momento del convivio rappresenti elemento di unione, allegria e interscambio di culture.

Tito Schiva per l’opera “ il giardino scomparso” (De Ferrari)
Motivazione: per aver ritrovato tra storia, immagini e personaggi il giardino scomparso” dall’800,  il Moreno, simbolo di un rapporto autentico tra uomo ed ambiente.

Andrea Gandolfo per l’opera “ Sanremo storica” (Famija Sanremasca)
Motivazione: per aver  ricostruito con ferrea analisi storiografica le vicende  cittadine di respiro nazionale, ricucendo memorie scomparse; un’opera monumentale a beneficio della cultura e dell’identità  comunitaria, scritta anche  per chi verrà.

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