Casinò Campione verso il futuro, i dati a supporto delle scelte strategiche

Sinceramente non posso che associarmi alle speranze espresse da Roberto Canesi, sindaco di Campione d’Italia, al riguardo della locale casa da gioco.

Purtroppo non dispongo delle singole componenti dei proventi e delle presenze del 2023 anno dell’ultimo bilancio approvato. Ho solamente quanto espongo sul mercato nazionale. 

Il primo importo si riferisce al totale delle entrate, il secondo a quello derivante dalle slot machine.
La tabella che è esposta ha il solo scopo di far conoscere i precedenti che hanno una minore distanza tanto per dare la possibilità di annotare l’evoluzione del mercato di riferimento anche se limitato a soli due risultati che concorrono ad incrementare, se possibile, i dati per un primo giudizio sula qualità dei ricavi.
Dispongo, invece, dei risultati di qualche periodo precedente alla chiusura e del 2022 in cui, alla fine del mese di gennaio, è stato riaperto il Casinò.

Prima di passare alla tabella relativa al 2022 desidero rammentarmi e rammentare la previsione di ricavi della casa da gioco di Campione che ho potuto leggere nel contratto collettivo aziendale di lavoro molto tempo addietro. Non posso dimenticare di aver trascorso a Campione molti giorni quando avevo incarichi sindacali.

Non si deve dimenticare che il 2018 ha comportato la chiusura alla fine del mese di luglio e il 2022 lo possiamo considerare, stante l’apertura alla fine di gennaio, di soli 11 mesi.
Cercando di esaminare i singoli giochi da tavolo non possiamo ignorare l’assenza dello chemin de fer e la poca incidenza della roulette francese. Probabilmente la consistenza numerica del personale addetto direttamente al gioco ha consigliato la propensione per la roulette fair e la possibile rilevanza dei costi per i servizi, forse, in aggiunta al normale rischio di impresa derivante dalla tipologia di gioco, ha fatto preferire il punto banco che, a ben vedere, pare rimasto sugli importi degli anni precedenti la chiusura.

“Tali risultati – si legge in una nota del Casinò – sono  la conferma di una gestione focalizzata alla crescita e alla produttività che potrà consentire alla Casa da gioco il riuspetto degli impegni assunti in sede di concordato...”
“Si tratta di un risultato eccellente grazie ad una gestione oculata e attenta  al perseguimento degli obiettivi del piano concordatario” il commento del presidente della società Mario Venditti.
Proprio per il buon ricordo che ho citato in precedenza mi sono determinato di considerare i risultati che ho esposto e la tabella degli obiettivi della società.
Certamente non pretendo assolutamente di avere la soluzione in tasca o un suggerimento personale derivante dalla esperienza di lunga data, sono solo in grado di narrare ciò che altri prima di me hanno messo in atto con successo e che ho avuto il piacere di sperimentare anche se per poco tempo ma con successo.

La multifunzionalità del personale di gioco che ritengo indispensabile, magari introdotta col tempo e con risvolti di premialità contrattuale.
Una ultima considerazione la rivolgo a un servizio alla clientela che, contrariamente a quanto di potrebbe pensare, non ha costi se non modesti e che consente un ritorno certo: l’adempimento di adeguare l’offerta, e non solo di giochi, alla domanda. 

Una particolare attenzione andrebbe posta alla politica produttiva impegnata nella ricerca di giochi da tavolo veramente nuovi quale motore per promuovere nuove presenze e un accresciuto interesse. Occorre, purtroppo, por mente alla concorrenza e al divieto di pubblicità che incombono sul mercato unitamente alla mutata situazione economica. Non va sottaciuto il peso dei proventi netti derivanti dai giochi da tavolo per la rilevanza di quelli aleatori quale effettivo conforto del costo per il personale.