Il consiglio comunale sia convocato al più presto e impegni “il sindaco a convocare un’assemblea societaria della Casinò di Campione Spa Sb nei più brevi termini concessi dallo Statuto della stessa ponendo all’ordine del giorno dell’assemblea il seguente punto ‘Valutazione della persistenza nell’attualità dei requisiti di onorabilità alla carica di presidente del dottor Mario Venditti e provvedimenti conseguenti’”;. Altresì impegni “il sindaco di Campione d’Italia ad esprimere nella suddetta assemblea il suo voto a favore della revoca immediata del dottor Mario Venditti dalla carica oggi ricoperta e dal consiglio d’amministrazione”
Questa la richiesta formulata nella mozione presentata al sindaco di Campione d’Italia dai consiglieri di minoranza di Campione 2,0 Simone Verda e Gianluca Marchesini. Una mozione che nasce dalla presa visione dell’articolo de Il Gionale comparso in data odierna, dal titolo “Garlasco indagato l’ex procuratore che archiviò Sempio”, “interamente dedicato alla figura del dottor Mario Venditti, che ricopre in questo momento e da diverso tempo la carica di presidente del consiglio d’amministrazione della Casino di Campione Spa Sb, la società interamente detenuta dal Comune di Campione d’Italia alla quale è affidata la gestione della locale casa da gioco e che attualmente versa in concordato preventivo”
Nell’articolo di stampa si legge che la Procura di Pavia “… ha anche controllato come per anni Venditti ha gestito la Procura di Pavia” e che i Pm “hanno trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Brescia” … “dove – secondo quanto risulta al Giornale – l’ex procuratore è stato iscritto nel registro degli indagati”.
Nella mozione, i consiglieri fanno riferimento anche alla relazione informativa semestrale sull’andamento del concordato, dove si legge che “A fronte del positivo andamento fatto registrare sino ad ora dall’attività aziendale, che ha consentito il puntuale adempimento degli impegni assunti nei confronti dei creditori privilegiati, le aspettative per il 2025 appaiono più incerte e ciò in considerazione della mancata o tardiva implementazione delle iniziative che dovrebbero condurre ad una ulteriore crescita dei volumi, incrementando così la capacità di generare risorse da destinare al pagamento dei creditori chirografari. In questa prospettiva, non pare possa escludersi che la Società si trovi in futuro nelle condizioni di non rispettare puntualmente gli impegni di pagamento dei creditori chirografari, pur dovendosi allo stato ragionevolmente confermare la capacità della stessa di confermare le percentuali di soddisfazione della proposta concordataria, anche se in termini dilatati rispetto a quelli originari”.
La notizia dell’indagine penale che sarebbe stata aperta a carico del dottor Mario Venditti, scrivono i due consiglieri, “si incrocia dunque con un primo preciso segnale di preoccupazione dei commissari giudiziali circa la capacità della società di adempiere, nel prossimo futuro, agli impegni di pagamento dei debiti concordatari. E questa duplice indicazione negativa non può essere trascurata dal socio unico della Casino di Campione Spa Sb il quale, invece, deve certamente valutare la situazione e assumere in tempi strettissimi delle sue determinazioni”.
Nel ricordare che lo statuto del Casinò “dispone in termini molto stringenti circa i requisiti di onorabilità, professionalità e assenza di conflitti d’interesse di cui gli amministratori della casa da gioco devono godere”, Verda e Marchesini sottolineano che “il Comune di Campione d’Italia, quale socio unico, non ha poi nessuna discrezionalità in merito all’applicazione della norma statutaria anche per esso vincolante e, del resto, già applicata col massimo rigore alla persona del precedente amministratore delegato in carica sino ai primi del 2023, al quale erano state contestate questioni meno importanti, in quanto di stretto stampo civilistico.
Dovrà pertanto constatare l’amministrazione comunale che le contestazioni e i rilievi giudiziari di stampo penalistico che la stampa odierna sono senz’altro idonee ad evocare l’applicazione della trascritta norma statutaria. Per l’articolo esaminato, infatti, pare certo che al centro dell’indagine sul dottor Mario Venditti ci sia la gestione dei fondi a disposizione della Procura, soprattutto per le intercettazioni telefoniche.
Ma, a parte la questione di diritto, la posizione attuale d’indagato che rivestirebbe il dottor Mario Venditti, è chiaramente inconciliabile sul piano dell’opportunità con la sua carica di presidente della società, la cui attività è delicatissima e la cui immagine reclama di non esser coinvolta in vicende che, quanto meno, possono influenzare negativamente la clientela e penalizzare i ricavi, tanto più alla luce dei segnali di preoccupazione appena usciti dalla penna dei commissari giudiziali”.
Contattato da Gioconews.it, nessun commento arriva dal sindaco Roberto Canesi, in assenza di informazioni certe. "Non ho nulla da dire, se non che si tratta solo di illazioni giornalistiche. Io non so nulla e non ho ricevuto nessuna comunicazione. Mi auguro che non vi sia niente di ufficiale", afferma da parte sua Mario Venditti.