Riordino gioco, Baretta e Orsomarso: 'Casinò luoghi protetti e controllati'
In audizione in commissione Finanze in Senato doppio intervento sui casinò da parte del relatore Orsomarso (FdI) e del già sottosegretario Baretta.
Scritto da Amr
Esclusi dalla Delega fiscale che prevede il riordino del gioco, i casinò entrano comunque nel dibattito in commissione Finanze del Senato, nell'ambito delle audizioni sullo schema di decreto legislativo di riforma del gioco, a partire da quello a distanza. Anche nelle audizioni di oggi 15 febbraio, il relatore del provvedimento, il senatore Fausto Orsomarso (Fratelli d'Italia), evidenzia infatti che, nell'ottica di proteggere i giocatori e di garantire la legalità "è meglio una Casa da gioco, che è più controllata".
Ma è soprattutto Pier Paolo Baretta, già sottosegretario all'Economia della 17esima legislatura (oggi è assessore al Bilancio del Comune di Napoli) e fautore dell'intesa sul riordino del gioco che era stata raggiunta in Conferenza unificata nel 2017, a intervenire sulla questione. A ragione, visto che quell'intesa prevedeva infatti anche la riforma dei casinò, un obiettivo e contenuto che invece non fa parte della Delega fiscale approvata la scorsa estate e che è ora in fase di attuazione.
Parlando della "troppa concorrenza delle piattaforme estere" per quanto riguarda il gioco online, Baretta sottolinea infatti come si tratti di un problema simile a quello dei casinò: "Proprio per questo avevo ipotizzato una loro riforma che portasse a un controllato aumento del loro numero, così da prevenire il fenomeno del turismo da gioco verso la Slovenia o Malta, ma anche da venire incontro alla richiesta di limitare l'offerta e di qualificarla: i casinò sono i punti gioco più protetti".