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Gioco responsabile ma malsano, è battaglia in Nevada

20 settembre 2024 - 10:17

La fondazione Americans for Nonsmokers’ Rights chiede il divieto totale di fumo nel casinò del Nevada.

Scritto da Amr
Foto di Ruvim Noga su Unsplash

Foto di Ruvim Noga su Unsplash

La questione divieto di fumo e casinò tiene banco non solo in New Jersey, ma anche in Nevada. 
In una lettera aperta alla Nevada Gaming Commission, la fondazione Americans for Nonsmokers’ Rights prende infatti di mira quella che percepisce essere la posizione apparentemente conflittuale dell’industria dei casinò quando si tratta di consentire il fumo al chiuso, professando allo stesso tempo il sostegno alle iniziative di gioco responsabile.

Settembre negli Stati Uniti è il mese dell’educazione al gioco responsabile, un evento annuale in cui l’industria promuove abitudini di gioco sicure e riafferma il proprio impegno nella lotta alla dipendenza.
"Mentre applaudiamo l'impegno dell'industria del gioco per il gioco responsabile, rimane un importante punto cieco perché troppi casinò continuano a consentire il fumo all'interno delle loro proprietà", si legge nella lettera di Anr.
“Consentire di fumare nelle sale da gioco non solo comporta rischi significativi per la salute dei lavoratori e dei clienti, ma mina anche il gioco responsabile incoraggiando comportamenti di dipendenza e sessioni di gioco prolungate senza fare pause: un principio fondamentale del gioco responsabile”.

Secondo un comunicato stampa che accompagna la lettera, la fondazione esorta i regolatori del gioco d'azzardo del Nevada a "esaminare i modi in cui il fumo indoor mina gli impegni per il gioco responsabile e come l'adozione di politiche antifumo può sia promuovere il gioco responsabile sia garantire un ambiente più sano".
La lettera è stata indirizzata al presidente della Ngc Jennifer Togliatti, che ha rilasciato in risposta la seguente, decisamente diplomatica, dichiarazione: “La Commissione considera le questioni politiche e regola i cambiamenti nelle riunioni pubbliche in conformità con le leggi sulle riunioni aperte del Nevada. In qualità di membro di una Commissione composta da cinque persone, non sono in grado di parlare di questioni politiche per conto della Commissione e qualsiasi conversazione che avrei con altri Commissari deve essere conforme alle leggi sulle riunioni aperte del Nevada. Pertanto non posso commentare questo argomento”.

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