Parchi permanenti, il nodo dei premi e delle omologazioni dei giochi
Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi permanenti italiani, si sofferma sulle norme italiane in tema di premi e omologazioni di nuovi giochi senza vincita in denaro.
In un momento storico nel quale il comparto dell’amusement è in sofferenza, in particolare per l’impossibilità di rinnovarsi a causa di normative poco in linea con il settore, i giochi senza vincita in denaro continuano tuttavia a resistere, costituendo un’attrattiva anche estiva per bambini e famiglie che, ovviamente, per chi fa impresa va ad incidere nell’ambito del business.
Un aspetto che si amplifica all’interno di un parco di divertimenti nei quali, e qui si parla soprattutto dei parchi italiani storici, e dunque più noti, un’offerta innovativa e divertente diventa motivo per una nuova visita, e allargando il campo contribuisce poi a creare flusso turistico nelle zone geografiche limitrofe, portando, dunque, a cascata, benefici anche alle economie locali.
Nei parchi divertimento sono molto comuni giochi a gettone o a moneta e anche giochi di abilità, tipici dei luna park, come tiri ai barattoli, lancio di cerchietti e altre tipologie. A volte giocando è possibile vincere premi di modico valore, in genere pupazzi in peluche.
Ospitiamo il punto di vista di Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi permanenti italiani, uno dei protagonisti dello speciale su gioco e turismo pubblicato sul numero estivo della rivista GiocoNews (consultabile integralmente online a questo link).
“Il tema dei premi riguarda anche i parchi permanenti - spiega Crisanti - così come quello delle difficoltà a omologare giochi innovativi, legate alla normativa in vigore, inadeguata a rispondere alle esigenze del mercato dell'amusement. Nei parchi, ovviamente, non c'è presenza di giochi con vincita in denaro, perché non in target rispetto sia alla tipologia di pubblico.”
Parlando di innovazione Crisanti spiega che “i parchi di divertimento sono sempre alla ricerca di tecnologie che possano migliorare l'esperienza dell'ospite. Per questo in alcune attrazioni l'esperienza è sempre più di frequente potenziata attraverso l'utilizzo di tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale. In Italia sono attive anche alcune strutture specializzate negli sport virtuali, e vivono quotidianamente la difficoltà di rapportarsi con una normativa autorizzativa e fiscale ancora frammentata, che impedisce lo sviluppo di forme di intrattenimento innovative, legate a nuove esperienze.”
Guardando alle differenze con quanto avviene all’estero Crisanti sottolinea che “è l'Asia a mostrare le esperienze più evolute, con centri d'intrattenimento che presentano la più attuale produzione di giochi da sala. In Italia la maggior parte di quegli apparecchi, prodotti dai leader mondiali dei giochi da piattaforma, non sarebbero omologabili, anche perché composti da elementi come ruote o rulli, che nel nostro Paese sono inspiegabilmente proibiti nel settore dell'amusement: la ragione è che potrebbero lontanamente ricordare una slot machine, anche se la loro funzione d’uso è semplicemente quella di consentire all’utente di mettere alla prova la propria abilità nel centrare un obiettivo facendo cadere una pallina o ruotando un piano circolare. Per dare il senso di quanto sia limitata la disciplina italiana del gioco senza vincita in denaro, basti pensare che, per anni, anche un semplice biliardino, privo di parti elettriche o elettroniche, aveva necessità di essere omologato da un ente certificatore”.
L’ESPERIENZA DI LEOLANDIA - All’interno di Leolandia, parco a tema situato a Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, sono disponibili due tipologie di giochi senza vincita in denaro. Si tratta dei classici giochi a premio basati sull’abilità del giocatore e la possibilità di guidare barche e auto telecomandate motorizzate. Entrambe le tipologie di giochi non comportano problemi legati alle omologhe, sono molto apprezzate dal pubblico e rientrano nelle attività di merchandising, di cui contribuiscono agli incassi, anche se, come ci spiegano i responsabili del parco, non è possibile quantificare il “peso” di queste attrazioni separatamente da tutto il resto. Per quanto concerne i giochi di abilità, gli esempi sono diversi, ispirati alla tradizione dei luna park d’antan, alcuni rivisti in ottica contemporanea e opportunamente adattati al giovane target: dal tiro alla piramide di lattine per farle cadere, alla sfida con altri giocatori, fino a un massimo di 10, in una gara a centrare il bersaglio con pistole ad acqua.
Barche e automobiline, invece, sono tematizzate in funzione del contesto di riferimento: yacht nel mare della Minitalia, piccoli galeoni nella Riva dei Pirati e colorate “Gattomobili” a PJ Masks City, la città dei Superpigiamini, star dei cartoni animati del momento.
Altri articoli su
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.