"Il mercato c'è, offre ancora spazio, perché la gente ha voglia di divertirsi, ma la normativa deve darci una mano. È anacronistico, nel 2025, avere una potenzialità di vincita limitata a 20 euro."
Sono le parole di Roberto Marai, patron di FaroPlay, che raggiunto da GiocoNews nel suo stand alla fiera Eag Expo di Londra parla della situazione del mercato italiano del puro intrattenimento.
"Nel 2024 c'è stata una leggera flessione rispetto all'anno prima, sia in fase di vendita che in fase di ricavi da parte delle sale. Una flessione che può essere quantificata intorno al 15 percento rispetto all'anno 2023 che ha goduto della ripartenza post-covid, dell'entusiasmo e di certe potenzialità di spesa delle tasche degli italiani che oggi sono venute un po' meno."
Eppure il settore è vivo, e offre opportunità, secondo Marai. "Il fermento nel settore c'è", aggiunge, "ma avremmo bisogno che si mettesse mano alla legge sul comma 7a, in particolare per potenziare la possibilità di vincita: perché è veramente anacronistico pensare ai 20 euro oggi, nel 2025. Ora sembra che ci siano degli spirali d'apertura. Mi auguro che quest'apertura arrivi al più presto perché sarebbe un po' di ossigeno per un'attività che comunque negli ultimi anni ha sofferto parecchio."
Sui prodotti attualmente presenti o in arrivo sul mercato Marai ha le idee chiare: "Abbiamo un momento in cui sta arrivando un sacco di prodotto dal mercato cinese. Non sempre sono macchine valide, ma qualche volta azzeccano anche macchine performanti. Ci sono anche alcune aziende cinesi oggi che fanno anche un buon prodotto, ma che a loro volta, proprio perché sono qualitativamente cresciute, hanno la concorrenza nelle aziende che ancora non sono cresciute, che ancora non hanno la qualità e che quindi spingono solo sul prezzo."
"Oggi aprire una sala ha ancora un senso, chiaramente la location è sempre la prima cosa da prendere in considerazione, perché se sbagli quella, qualsiasi cosa tu vai a fare darà una redditività decisamente inferiore a quello che potrebbero essere le attese. Se invece la location è corretta ci si può sbizzarrire, perché tra realtà virtuali, comma 7a, videogiochi, ticket redemption, si può fare una proposta di gioco che diventa veramente interessante per le famiglie. Le famiglie possono veramente in questi posti arrivare, giocare, raccogliere punti e poi redimerli in un'occasione magari delle feste di Natale per fare il regalo alla mamma, papà, nonno: perché questo è lo spirito con il quale va vissuto il gioco, e la raccolta punti, nelle nostre sale."
"Ci sono delle macchine che si rifanno alla socializzazione del giocatore. Dall'usare le freccette con una telecamera che prende il punteggio, dove un gruppo di amici si ferma, gioca, mangia, beve e passa la settimana. Stessa cosa abbiamo visto il golf e lo shuffleboard. Questi giochi danno la possibilità a un pubblico anche adulto di intrattenersi e divertirsi."
E torna quindi a guardare il mercato dall'alto ribadendo che "il fermento c'è, il lavoro non si ferma mai. Chiaro però che noi, in Italia, siamo forse la cenerentola nel mondo. In giro si vedono sale tipo quelle di Dave & Buster, sale americane di un certo tipo, ma basta guardare anche solo a quello che succede qui in Inghilterra, dove la normativa è molto più open: qui non intravedono rischi in questa forma di trattenimento essendo gli anglosassoni da sempre più propensi di noi alla scommessa e al gioco. Chiaro che questo dà sempre più, perché più la normativa ti dà la mano e più puoi essere propositivo, più puoi trovare forme di intrattenimento che diano gratificazioni sia a chi fa l'investimento che anche al giocatore."